«Noi vogliamo e possiamo continuare a fare, anche se con modalità diverse e nuove» annunciano Simona Perrone, community manager della masseria urbana “La Controra”, e Sandro Iannaccone, giornalista scientifico responsabile dell’area di making
Due giovani che non ripartono da zero e che hanno deciso di rimettersi in gioco … facendo. Il loro progetto si chiama Fa.C.I.M.U., che in dialetto manduriano vuol dire “facciamo”. È finanziato dal bando regionale PIN (Pugliesi Innovativi). Passate le selezioni, firmato l’atto d’impegno e ricevuto finalmente il finanziamento, il mondo si è dovuto però fermare, travolto dalla pandemia.
«Noi vogliamo e possiamo continuare a fare, anche se con modalità diverse e nuove» annunciano Simona Perrone, community manager della masseria urbana “La Controra”, e Sandro Iannaccone, giornalista scientifico responsabile dell’area di making.
«Domenica, alle 18, presenteremo il programma del nostro progetto e lo spazio in cui si attuerà attraverso una diretta Instagram. Coglieremo l’occasione per chiedere suggerimenti e proposte su come agire bene al Sud Italia quando questa pandemia sarà finita».
Simona e Sandro si addentrano nel loro progetto.
«“Fa.C.I.M.U.” è anche l’acronimo di fab-lab e co-working in masseria urbana, il modo in cui abbiamo chiamato lo spazio al primo piano de “La Controra”» spiegano Simona e Sandro. «Si tratta di un luogo in cui ci saranno 8/10 sedute per i free lance e i turisti che vorranno lavorare al pc in uno spazio in cui fare networking e prendere parte a una community di creativi, digitali e non. Inoltre, una seconda stanza con stampante 3d, incisore laser, parete attrezzata da officina, stampante e PC (e speriamo presto altri nuovi macchinari) sarà a disposizione dei soci “Fa.C.I.M.U.” In ultimo, un terzo spazio inizialmente pensato come sala riunioni private, che stiamo però pensando di riadattare in vista di questa emergenza Covid e di ciò che cambierà nel mondo. Stiamo valutando se renderla una postazione per shooting di video professionali con strumenti agevoli e semplici da usare (telecamera fissa su manfrotto, green screen, PC con programmi di montaggio molto semplici) per dare la possibilità ai locali e ai turisti di passaggio di affittare lo spazio per realizzare corsi, tutorial o workshop fruibili online.
“Fa.C.I.M.U.” oltre a uno spazio è anche un programma. Da maggio a dicembre avremo un appuntamento al mese. L’idea è quella di portare a Manduria personaggi di spicco nel campo del making, dell’autoproduzione, della rigenerazione dal basso per realizzare ciascuno un workshop sulla propria competenza. Dopodiché, ognuno di loro dovrebbe ritornare a dicembre per confrontarsi con la comunità e con gli altri speaker e redigere un primo piccolo manifesto di rigenerazione possibile».