Per le Regionali, invece, c’è chi spinge per votare addirittura a luglio
È battaglia aperta sulla data delle Regionali. La riapertura del Paese passa infatti anche dalle competizioni elettorali su cui maggioranza e opposizione hanno iniziato a confrontarsi per fissare i primi paletti già nel decreto che approderà domani in Consiglio dei ministri. Sulle Comunali il quadro sembra chiaro: la finestra elettorale andrà dal 15 settembre al 15 dicembre, con la possibilità, sostiene qualcuno, di varare un «election day» che comprenda anche il referendum sul taglio dei parlamentari (ma questa, al momento, è solo un’ipotesi).
Più complessa la questione delle Regionali con un arco di tempo ipotetico che dovrebbe spaziare dal 12 luglio al 22 novembre. In realtà, il nodo è politico. A quanto si apprende i governatori di Veneto e Liguria, Luca Zaia e Giovanni Toti, avrebbero avviato un forte pressing su Palazzo Chigi per aprire le urne nella prima data utile, il 12 luglio appunto. Una eventualità che, suggeriscono i rumors, potrebbe non dispiacere nemmeno al governatore campano Vincenzo De Luca, tra i più animati protagonisti di questa travagliata stagione. La maggioranza però frena e dunque tutto sembra demandato all’evolvere della questione sanitaria.