La necessità di mettere in atto iniziative più incisive per salvare il pianeta
Oggi, 22 aprile, si “festeggia” la Giornata Mondiale della Terra 2020 (in inglese Earth 
Day), data individuata dalle Nazioni Unite in cui si ricorda la salvaguardia del nostro Pianeta e la difesa dell’ambiente.
Il 22 aprile quest’anno deve essere più che mai una grande giornata ecologista, istituita dopo un disastro ambientale avvenuto negli Stati Uniti nel 1969: la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil che causò la morte di oltre diecimila esseri viventi fra uccelli, delfini, foche e leoni marini. Questo evento portò all’epoca il senatore democratico Gaylord Nelson (appoggiato dall’allora presidente John Fitzgerald Kennedy) ad interessarsi maggiormente delle questioni ambientali e far partecipare le persone attivamente interessandosi al problema.
Nel corso degli anni questa ricorrenza ha coinvolto sempre più nazioni e sempre più persone e questa mobilitazione globale ha contribuito al cosiddetto Accordo di Parigi, sottoscritto nel 2015 e firmato nel 2018, impegnando gli stati di gran parte del pianeta a contenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, puntando alla soglia di 1,5 gradi. Scienziati e ambientalisti nel corso degli anni alla fine concordarono nel dire che il superamento delle temperature medie causerebbe un effetto a catena devastante, con un sensibile aumento del livello delle acque, contribuendo alla scomparsa di numerosissime specie animali e alla desertificazione di aree sempre più vaste della Terra.
L’odierna giovanissima attivista Greta Thunberg ha lamentato proprio in questi anni la scarsa incisività delle iniziative messe in campo da coloro che hanno firmato l'Accordo di Parigi. A noi, oggi esseri umani “chiusi” in casa, la grande responsabilità per continuare a dare un segno tangibile, usando lampadine fluorescenti al posto di quelle a incandescenza, spegnendo le luci inutili o, quando non siamo in una stanza, evitando di lasciare tv e computer in stand-by. Preferiamo la doccia alla vasca, usiamo meno plastica e (il consiglio più importante che fa bene anche al cuore), usiamo le gambe e la bici per spostarci.
Gianluca Adamuccio
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