I dispositivi consegnati ieri all’arcivescovo Michele Seccia
Dal Vaticano al Salento, nel segno della solidarietà. Papa Francesco dona altro materiale sanitario agli ospedali dei Paesi maggiormente nel bisogno in questo periodo di pandemia.
Un gesto di vicinanza realizzato ieri, proprio nel giorno in cui Bergoglio ha festeggiato l’onomastico, San Giorgio.
E due di questi ventilatori polmonari insieme a una fornitura di dispositivi di protezione individuale (dpi) sono arrivati ieri a Lecce, destinati al «Vito Fazzi». A consegnarli all’arcivescovo Michele Seccia da parte di Papa Francesco ci ha pensato lo stesso cardinale Elemosiniere, l’arcivescovo polacco Konrad Krajewski, braccio operativo della carità del Santo Padre.
Non solo preghiere, dunque, ma gesti concreti del Papa e della Chiesa italiana che ha destinato oltre 200 milioni di euro, non solo alle strutture ospedaliere e assistenziali ma anche, attraverso le Caritas diocesane, all’altra faccia della medaglia di questa emergenza planetaria: i poveri. Insieme ai momenti di preghiera in cui la Chiesa universale ha pregato insieme a Papa Francesco, in piena emergenza Coronavirus, questo è un dono che assume un significato del tutto speciale.