lunedì 25 novembre 2024


01/05/2020 10:48:33 - Manduria - Attualità

Questo Primo Maggio cade nel contesto di un Paese impegnato a contrastare un’emergenza sanitaria drammatica

Il Primo Maggio è la festa di tutti i lavoratori e in un momento di emergenza non può che essere dedicato a tutti, davvero tutti i lavoratori che sono in prima linea a sconfiggere il virus ma anche quelli che, con fatica e preoccupazione, sono tornati sul proprio posto di lavoro con dedizione e senso di responsabilità ma a cui va garantita la massima sicurezza. Ma un pensiero va anche a tutti quei lavoratori, spesso donne, che in questi due mesi di lockdown con le scuole chiuse hanno dovuto farsi carico dei figli.

In questi due mesi di immenso dolore, come ha scritto Luigino Bruni ieri su Avvenire, «abbiamo imparato in tanti le prime parole dei linguaggi dei tempi rallentati. Ripercorrendo ogni giorno gli stessi duecento metri, abbiamo finalmente visto, conosciuto e riconosciuto l’ambiente attorno casa; ci siamo accorti di quante cose erano lì, appena oltre l’uscio, che eravamo circondati da moltissima vita, e non lo sapevamo.

Precipitati in questo enorme rallentamento collettivo abbiamo visto diversamente e meglio anche il lavoro. Non potendo, molti, lavorare – o non potendo lavorare come sapevamo e volevamo fare –, in questo letargo dell’homo faber e dell’homo oeconomicus si è liberato spazio ad altre dimensioni della vita. L’economia è stata costretta a ritrarsi – non lo avrebbe mai fatto spontaneamente –, obbligata a diventare una tra le molte parole della vita (non più l’unica né la prima né l’ultima, ma solo una parola accanto ad altre). E in questo spazio liberato ci siamo accorti di quanta vita avevamo immolato e sacrificato a una economia cresciuta troppo, velocemente e in maniera squilibrata. Non lo dimentichiamo».

E allora che la festa si trasformi in giornata di riflessione con la consapevolezza che il lavoro è elemento fondamentale per affrontare l’emergenza e il presente ed è ancora una volta elemento dirimente per la costruzione del futuro e di un nuovo modello di società che sappia magari riappropriarsi di valori di fratellanza e equità per la costruzione di una società più giusta e solidale.

Il senso della festa oggi è racchiusa nella vignetta di Nico Pillinini pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi. Il Quarto Stato con i protagonisti che indossano la mascherina…

Buon Primo Maggio a tutti.











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