In attesa di una conferma ufficiale da parte della Commissione straordinaria, la certezza che l’epidemia continua e che è da irresponsabili violare le prescrizioni ancora in vigore
Giornata intensa quella di ieri in città per il susseguirsi di voci circa nuovi casi di contagio. Voci che hanno via via trovato dei riscontri che, allo stato attuale, sono ufficiosi, in attesa dell’ufficialità che potrebbe arrivare oggi dalla Commissione straordinaria.
Il primo caso riguarderebbe un uomo con lievi sintomi. Pare che, ai primi sospetti di contagio, abbia richiesto, attraverso i canali ufficiali, un tampone, che è stato eseguito a domicilio. Il risultato è stato purtroppo positivo. L’uomo continuerà ad essere seguito nella propria abitazione.
Nel tardo pomeriggio di ieri il secondo caso, che questa volta riguarda una donna che si è rivolta ai sanitari del “Giannuzzi”. Sottoposta a tampone, il risultato è stato positivo. Per quel che abbiamo appreso, pare che la donna sia stata ricoverata al “Moscati”.
Questi due casi dovrebbero indurre alla meditazione tutti coloro che ieri e l’altro ieri, dall’apertura della cosiddetta fase 2, hanno affollato le strade della città (in tanti senza mascherine), forse convinti che l’epidemia fosse terminata. Il virus circola ancora, sia a Manduria, ma anche nella vicina Francavilla. Peraltro anche i dati di ieri che riguardano l’Italia sono tutt’altro che tranquillizzanti. A chi si aspettava la simbolica discesa sotto quota mille, la curva dei nuovi contagi in Italia ha riservato invece una nuova risalita da 1.075 a 1.444 casi in 24 ore.
Ma quel che più preoccupa è l’andamento della mortalità, di nuovo in salita ripida, con 369 decessi di ieri contro i 236 dell’altro ieri. In crescita esponenziale, e questo si che è un bene, sono i guariti, che toccano il record di 8.014 in una giornata. Su questi dato però bisogna riflettere: la Protezione civile spiega che al record di guariti concorre il fatto che oggi sono stati aggiunti dati relativi alla Lombardia. Così sono quasi settemila in meno le persone attualmente malate di Covid, con 501 letti che si liberano nei reparti ordinari e altri 94 nelle terapie intensive.
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