Naturalmente, alle Regionali saranno abbinate anche le Comunali
Si allontana sempre di più l’ipotesi di votare a luglio per le Regionali.
Certo, il pressing di alcune realtà territoriali, a cominciare dal Veneto di Zaia e dalla Puglia di Emiliano, esiste e si fa sentire. Al punto che l’altra notte, dopo il vertice con i governatori, il premier Giuseppe Conte si era lasciato andare ad una prudente apertura: «Prendo atto delle richieste - avrebbe detto - ne parlerò con i ministri competenti e valuteremo».
Ma il fronte «estivo» sembra avere il fiato piuttosto corto. La doccia fredda è infatti arrivata ieri in commissione Affari Costituzionali della Camera dove il quarto punto all’ordine del giorno era proprio quello delle Regionali. L’opzione luglio è stata sonoramente bocciata: «La discussione generale in commissione - spiega una nota del M5S - conferma che non ci sono le condizioni per procedere con il voto a luglio. Già le audizioni avevano dato alcune prime indicazioni in questo senso. Il confronto avvenuto tra i gruppi in commissione e con il governo rappresentato dal sottosegretario Variati ci indica chiaramente che, data l’emergenza sanitaria, è giusto procedere con il rinvio di elezioni Regionali e Comunali in autunno».