A porre questo e altri quesiti è Gregorio Pecoraro, rappresentante del movimento politico culturale “Città Più” di Manduria
«Il Comune di Manduria, con i suoi organi istituzionali, sta pensando di attivare interventi a favore delle imprese?».
A porre questo e altri quesiti è Gregorio Pecoraro, rappresentante del movimento politico culturale “Città Più” di Manduria.
«Con l’avvio della “fase 2” tutti ci stiamo preoccupando di come uscire, dove andare e come riprendere i rapporti interpersonali, trascurando di come far ripartire l’economia. Se siamo nella “fase 2” il motivo principale è quello di cominciare a pensare come affrontare nei prossimi mesi, oltre la convivenza con il covid-19, la ripresa economica.
Lo Stato ha avviato una serie di interventi rivolti a famiglie ed imprese che stentano a concretizzarsi per via di una burocrazia e per soggetti terzi chiamati a soddisfare le richieste. Nei prossimi giorni il Governo emanerà un decreto economico che recepirà le richieste dei vari ministeri. Le Regioni, autonomamente, stanno destinando propri fondi a sostegno delle famiglie e delle imprese. La Regione Puglia, in particolare, ha aperto un tavolo, in video conferenza, con il partenariato economico-sociale per addivenire alle stesse finalità.
A tal proposito v’è l’urgenza di porsi alcune domande: 1) il Comune di Manduria, con i suoi organi istituzionali, sta pensando di attivare interventi a favore delle imprese?; 2) Sta pensando di aprire un tavolo di concertazione con i Sindaci del territorio, in cui siano presenti anche i sindacati, le associazioni di categoria, gli operatori turistici? 3) Ha compreso che occorre fin da subito definire una strategia congiunta e dettagliata che valuti le misure da adottare per la ripresa di tutte le attività economiche?» sono i quesiti che pone Gregorio Pecoraro.
«Appare evidente che il Comune di Manduria, per il numero di abitanti, per la sua posizione territoriale, per le potenzialità economiche che può esprimere, ha il dovere di attivare tali percorsi, facendosi forza proponente per altre comunità, senza alcun indugio e con la massima chiarezza e trasparenza.
La concertazione è uno strumento necessario per assegnare, a ciascuno, precisi ruoli e adempimenti. I Comuni, da parte loro, devono avviare una serie di interventi agevolativi regolamentati dei tributi locali a favore di famiglie ed imprese; devono ripensare alla modalità di rilancio di una seria campagna di promozione turistica; devono garantire una costante cura dell’arredo urbano e delle località turistiche.
Dall’altra parte le associazioni di categorie e le imprese devono adottare tutti i sistemi per una offerta di beni e servizi di qualità.
In questo momento non serve che prevalgano gli interessi di parte, al contrario è indispensabile operare tutti insieme, ciascuno nel proprio ruolo, mettendo in campo le proprie energie e competenze per rispondere alle istanze dell’intera comunità, provata dalla grave crisi in atto.
La scommessa, per ognuno di noi, rimane quella di attenuare o vincere l’epidemia ed avere un piano e gli strumenti per una ripartenza economica e sociale organica, pensata per un territorio più vasto di quello del proprio singolo Comune».