La nota del consigliere regionale manduriano: «La misura è colma: presenterò una interrogazione al presidente Emiliano e all’assessore all’Ambiente Stea»
Sulle vicende relative alla discarica di Manduria interviene il consigliere regionale manduriano Luigi Morgante. Ecco il suo comunicato.
“La discarica Manduriambiente sembra essere diventata l’unico impianto della Puglia. Oltre a raccogliere e smaltire infatti i rifiuti delle province di Lecce, di Brindisi, e di 17 comuni del versante orientale della provincia di Taranto, dall'ottobre dello scorso anno incamera anche tonnellate di rifiuti speciali ‘pericolosi e non’ provenienti dall’impianto di biostabilizzazione della città di Bari: doveva essere uno smaltimento dalla durata limitata, secondo quando concordato da Amiu Puglia e dall’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (Ager), ma le tonnellate di rifiuti classificati come ‘Cer 190501’ continuano quotidianamente ad arrivare, almeno sino al prossimo mese di giugno, con la comunità locale ignorata e bypassata, e senza adeguate informazioni sull’impatto ambientale di uno smaltimento di tale portata. E come se tutto questo non bastasse, la discarica manduriana è stata inserita dalla giunta Emiliano tra i nove siti della Puglia in grado di ritirare anche i rifiuti provenienti dalla Regione Calabria, che sta vivendo una fase di emergenza per mancanza di impianti e la cui richiesta di aiuto è stata accolta dalla Regione Puglia.
Per questo, stigmatizzando l’operato degli addetti ai lavori a scapito della popolazione e del territorio di Manduria, presenterò un’interrogazione al presidente Michele Emiliano e all’assessore all’Ambiente Gianni Stea, per chiedere e fare chiarezza su quanto sta avvenendo intorno alla discarica Manduriambiente, ed avere contezza dei costi e dei benefici per la comunità di decisioni e scelte operate. E per sapere se l'Amministrazione comunale di Manduria ha attivato tutte le procedure relative alla riscossione delle relative royalties».