lunedì 25 novembre 2024


25/05/2020 10:29:17 - Manduria - Attualità

Entro il primo giugno si dovrebbe procedere alla nomina di un semplice responsabile delle varie macro-strutture. Si spera che si faccia in tempo e che, dunque, si eviti la paralisi

La Commissione straordinaria rivoluziona l’assetto organizzativo della macchina amministrativa, azzerando tutte le dirigenze. Entro il primo giugno si dovrebbe procedere alla nomina di un semplice responsabile delle varie macro-strutture. Questa operazione (già tentata dall’Amministrazione-Massafra, ma poi bocciata in Consiglio comunale) dovrebbe consentire, secondo la Commissione straordinaria, un risparmio economico annuale di oltre 340mila euro. In realtà, crediamo che a questa cifra dovrebbe poi essere defalcata l’indennità di responsabilità da riconoscere ai responsabili comunali delle varie macro-aree.

Nell’atto deliberativo si rimarca come il precedente assetto organizzativo «sia rimasto quasi totalmente inattuato, non essendosi mai addivenuti alla copertura dei sei posti dirigenziali, eccezion fatta per il dirigente dell’Area Tecnica, cessato nel 2016 e il cui posto risulta attualmente coperto mediante incarico temporaneo di reggenza a dipendente dell’Ente di categoria D, e per il comandante della Polizia Locale, assunto con contratto a tempo indeterminato nella categoria D3 e poi, in seguito dell’istituzione dell’Area della Dirigenza, inquadrato quale dirigente e attualmente titolare di incarico, anche ad interim, per le Aree 2 e 4».

Dal 2001, anno di istituzione della dirigenza, non sono state attivate le ordinarie procedure di reclutamento per la stabile copertura delle cinque posizioni dirigenziali previste, elevate a sei nell’anno 2010, determinando un sostanziale disallineamento tra la macrostruttura formalmente approvata e quella effettiva.

«I vincoli imposti dalla normativa vigente in materia di spesa di personale non hanno consentito alla Commissione straordinaria, sino al 2019, l’assunzione di figure dirigenziali non già nel numero teorico originariamente stabilito di sei dirigenti, ma neppure nel numero minimo sufficiente a garantire il normale funzionamento dell’Ente. Allo stesso modo, non hanno sortito esito positivo i tentativi esperiti della Commissione di sopperire alle predette carenze di organico, sia pure temporaneamente e parzialmente, attraverso l’attivazione di ben due avvisi di interpello, pubblicati nell’anno 2019 ed entrambi andati deserti.

La soppressione dell’area della dirigenza determinerà risparmi di spesa riutilizzabili per la copertura di posti vacanti di profilo non dirigenziale, così incrementando in termini di efficacia ed efficienza la capacità funzionale e amministrativa dell’Ente».

 











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