«Possiamo prendere consapevolezza che i sanitari che operano nei nostri ospedali non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi che lavorano nelle altisonanti strutture pubbliche e private del nord o del centro del Paese»
La sanità che funziona! Anche qui da noi in Puglia.
Un esempio arriva dall’esperienza vissuta da Anna Rita Gaballo presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi, racchiusa nella lettera di ringraziamento rivolta a tutto il personale dell’ospedale brindisino, che vi proponiamo integralmente.
«Normalmente, quando non ti senti bene fisicamente, tendi a pensare che possa trattarsi di stress, che hai solo bisogno di riposo e continui imperterrita la tua normale vita fino a quando il tuo organismo non cede di colpo e la vita a quel punto decide per te. Questo è quanto è successo a me. Portata d’urgenza dal 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Brindisi in una mattina lavorativa di fine agosto, con addosso la paura di non comprendere quello che il corpo mi comunicava, giunta lì, trovavo una esigua quantità di personale sanitario e, nonostante ciò, notavo sin da subito che con pazienza ed infaticabile impegno, i sanitari cercavano di rassicurarmi ed indagare per dare risposte al mio malessere, malgrado fossero gravati da una enorme mole di lavoro. Ricoverata nel reparto di Neurologia vengo accolta con professionalità, facendomi sentire subito al sicuro e protetta. Tutte le consulenze specialistiche richieste, unitamente alle indagini diagnostiche, completarono il quadro clinico e la consulenza del neurochirurgo ne definì la diagnosi: tumore meningeo da rimuovere.
Dopo aver preso tempo per metabolizzare la notizia, con la mia famiglia decidemmo di procedere, pianificando col reparto di Neurochirurgia di Brindisi quanto necessario per il ricovero e l’intervento. Giunta la data concordata, venni nuovamente accolta in Ospedale dal sorriso rassicurante di tutto il personale che celava ogni stanchezza e palesava grande professionalità e umanità, e come in un’orchestra magistralmente diretta dal suo Maestro, partiva una ‘Sinfonia di Cura’. Tutto è andato nel migliore dei modi. Oggi, dal profondo del cuore, ho la necessità di porgere dei ringraziamenti pubblici: al dottor Francesco Romeo, unitamente a tutto il suo staff d’eccellenza del reparto di Neurochirurgia che, con la professionalità tipica di chi sa fare bene il suo lavoro ed infondere fiducia massima, mi ha operata consentendomi di tornare alla vita; alla dottoressa Chiara Anna Sarsi del Pronto Soccorso; alla dottoressa Vincenza Pinto che mi ha accolta in Neurologia in quel giorno di paura; al dottor Vincenzo De Marco e alla dottoressa Cecilia Nozzoli i quali tanto mi hanno rassicurata placando le mie paure e consigliandomi a procedere verso la risoluzione del problema, affidandomi nelle mani del loro collega del reparto di Neurochirurgia.
Se sono qui a raccontare tutto questo non è solo per ringraziare tutti, no, non solo per questo. Il mio GRAZIE è sentito e doveroso, ma il mio messaggio è rivolto anche a tutti noi cittadini e ai responsabili della sanità pubblica. A noi cittadini, perché possiamo prendere consapevolezza che i sanitari che operano nei nostri ospedali non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi che lavorano nelle altisonanti strutture pubbliche e private del nord o del centro del Paese, ove spesso noi ci rivolgiamo con i famosi viaggi della speranza ritenendo di trovare solo in quei luoghi lontani la soluzione ai problemi. Per quanto appare ai miei occhi di paziente, nonostante le esigue risorse umane e strumentali di cui parrebbe dotata la nostra sanità pubblica, è grazie al sacrificio e alla abnegazione di tutto il personale sanitario che si riesce a colmare tale divario offrendo alta professionalità e competenze d’eccellenza. Tutto ciò fa di loro degli ‘Eroi’ da sempre, anche in tempi e in condizioni di cosiddetta normale amministrazione e senza aver necessità di una emergenza sanitaria mondiale per riconoscerglielo. Le Eccellenze Professionali ed Umane le abbiamo anche qui, a portata di mano. Spesso non consideriamo che tutti servizi richiesti alle altre realtà regionali trasferiscono ingenti risorse dal nostro territorio, riducono gli investimenti ed impoveriscono economicamente le Strutture Sanitarie pubbliche pugliesi e, di conseguenza, tutti i servizi sanitari a noi offerti. Ai responsabili della sanità, mi preme solo ribadire l’importanza di avere una efficiente sanità pubblica, sinonimo del grado di civiltà di un Paese e del benessere dei propri cittadini. Una sanità che garantisca cure a tutti ed in tempi rapidi, avendo premura di non ricordarsene solo durante le emergenze sanitarie».
Anna Rita Gaballo