E’ una delle tante domande che un nostro lettore, Salvatore Fanuli, pone in una lettera aperta, a meno di due mesi dall’elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale
«Vecchi personaggi e “nuovo” che avanza per riscattare Manduria dalla vergognosa accusa di infiltrazione mafiosa?».
E’ una delle tante domande che un nostro lettore, Salvatore Fanuli, pone in una lettera aperta, a meno di due mesi dall’elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale.
Una Città piegata dalla mancanza di progettualità politica.
Non è bastata la presenza, nei consigli comunali degli ultimi trent’anni, di medici, avvocati, giudici, ingegneri, commercialisti, sindacalisti, insegnanti di ogni ordine e grado e perfino di imprenditori, per assicurare alla nostra Città, uno sviluppo degno di questo nome.
La intellighenzia della Città che pur alternandosi nei vari ruoli amministrativi di Sindaco e assessore di ogni ramo amministrativo, ha prodotto una sorta di arretratezza economica culturale e politica fondando la costruzione del consenso elettorale nel clientelismo.
Questo ha determinato una condizione di svuotamento politico ideale dei consigli comunali e la negazione di un confronto con l’associazionismo e più in generale con le intelligenze della collettività amministrata.
La Città non ha avuto la capacità di interloquire con le altre istanze democratiche del territorio provinciale e regionale per far valere la propria visione democratica e funzionale su problematiche che riguardano l’assetto del territorio, sia nella fase progettuale e realizzativa degli appalti sia nella fase di controllo dei processi manutentivi delle opere realizzate.
In una parola anche quando vi è stata la capacità amministrativa di realizzare alcune significative opere pubbliche (Scuola Polivalente – Asilo Nido di Via per Avetrana - Zona Industriale – Piazza Giovanni XXIII – Sito Archeologico – Sistemazione della villa comunale e del corso XX Settembre – Impianto di metanizzazione della Città), è mancata una visione politica che guardasse al futuro attraverso lo sviluppo anche e perfino culturale della popolazione, finalizzando ogni intervento alla crescita economica del territorio con il coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore e dei quartieri.
Perfino l’associazionismo culturale e del volontariato è stato oggetto di spartizione e difesa clientelare talvolta giungendo alla inosservanza delle leggi dello stato, affidando ad associazioni immobili comunali senza il dovuto pagamento di alcun canone e negandolo al contempo ad altre che ne chiedevano l’uso attraverso la corresponsione di un canone fissato dal comune.
In questa situazione, a 48 giorni dalla elezione del nuovo Consiglio Regionale della Puglia e del Consiglio Comunale di Manduria rivolgo molto umilmente alcune domande ai rappresentati delle varie liste che si pongono l’obbiettivo di governare la Città.
- Con quale programma intendete governare la Città.
- Quali sono i progetti che intendete portare avanti in termini di risparmio energetico
- Quale modello economico-energetico intendete adottare
- Quali sono gli interventi che intendete effettuare per il riordino del piano commerciale
- Quale piano di viabilità avete in mente di fare
- Cosa ne pensate delle cooperative di comunità
- In quali campi immaginate di promuoverne la realizzazione
- Quali sono i soggetti da coinvolgere
- Avete un’idea che promuova l’unione dei comuni
- Come e con chi intendete realizzarla
- Vi preoccupa l’assenza di teatri nella città
- Cosa intendete fare per incentivare la creazione di cinema/ teatri
Sono queste e magari ancora altre domande che tu elettore e tu elettrice dovrai porre ai vari candidati pretendendo risposte impegnative credibili e non sbrigative promesse di cambiamento.
Gli slogan general generici per altisonanti che possano apparire, spesso nascondo impreparazione, pressapochismo e incapacità politico - amministrativa.
Chi viene a chiederti di votare una lista e/o un candidato, deve essere in grado di spiegarti nel dettaglio il programma politico e la realizzazione dei progetti amministrativi che lo accompagnano, specificando come, dove, quando, perché, con chi e per chi si intende realizzarlo».
Salvatore Fanuli