Una convenzione permetterà le visite, ma anche la ristorazione e i congressi
Riapre il castello? Ancora non si sa come e quando, ma i proprietari e l’amministrazione comunale avrebbero raggiunto un accordo per una soluzione che potrebbe accontentare tutti.
Lo rivela Filippo Maria Pontani, filologo classico a Venezia (Ca’ Foscari) che ha un blog e scrive per il Fatto Quotidiano di arte e patrimonio culturale.
«La proprietà prima del lockdown - scrive Pontani - si era mostrata disponibile a un’apertura condizionata al cambio di destinazione d’uso a fini commerciali (ovvero: lo apriamo alle visite guidate – per i privati e per le scuole – per 10 anni se ci date un’autorizzazione sine die a utilizzarlo per i matrimoni e il turismo di lusso), su cui l’amministrazione, che auspica invece una garanzia priva di scadenza, ha comprensibilmente nicchiato».