Gli animatronics di Mirko Milizia hanno affascinato e conquistato gli alunni
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E’ la … fantastica esperienza vissuta da un gruppo di alunni del III Circolo Didattico di Manduria (Davide Andrisano, Daniele Antermite, Giuseppe Calora, Jacopo Dimagli, Silvia Dinoi, Simone Fistratis, Maria Fistetto, Davide Gioia, Morgana Guerriero, Antonio Lamusta, Arcangelo Lombardi, Chiara Melle, Letizia Melle, Leonardo Micelli, Stefania Modeo, Luna Suamy Morgante, Federica Moscogiuri, Antonella Muscogiuri, Antonella Perchio, Alberto Pichierri, Maria Giulia Sardiello, Riccardo Stranieri, Cosimo Tornese), i quali, guidati dai propri maestri, nell’ambito del laboratorio di giornalismo attivato dalla loro scuola, hanno avuto la possibilità di conoscere e apprendere trucchi e segreti degli effetti speciali dei film fantastici.
Nel corso dell’incontro, Mirko Milizia (diplomato all'Artistico e laureato all’Accademia delle Belle Arti, sezione Scenografia), ha mostrato agli alunni del III Circolo alcuni suoi animatronics, soffermandosi su questo complesso mondo e sulle competenze necessarie per riuscire a realizzarle.
«Le competenze? Tantissime in meccanica» ha affermato Mirko Milizia, «e poi ancora in elettronica. Occorre anche saper modellare e scolpire. Nascono così le animazioni fantastiche del mondo del cinema. Ad iniziare da quelle di Jurassic Park, il primo capolavoro del cinema in cui furono utilizzati gli animatronics, combinazione di componenti meccaniche ed elettroniche, assemblate per costruire lo scheletro di personaggi animati che devono stare sulla scena, ed essere comandati per recitare accanto agli attori in carne ed ossa».

«Quando la realizzai, girai una scenetta per Italia Uno, che è stata a lungo mandata in onda negli spot della rete denominati “Sei come sei”: in quella circostanza, era proprio Fittizio a chiudere lo spot con il tormentone “Italia Uno”» ha aggiunto Mirko Milizia, che ha risposto alle tantissime domande degli alunni sui trucchi dei loro miti cinematografici: dal Superman che sembra volare all’effetto del sangue che schizza quando un protagonista del film viene raggiunto da un proiettile.
«E’ importante che i bambini, a quest’età, possano avere questi input» ha concluso Mirko Milizia. «Qualcuno di loro potrebbe essere in tal modo incentivato a sviluppare una passione, che può poi trasformarsi in professione».