E’ stato vice commissario prefettizio del Comune di Manduria nel 1994, quando, al termine del loro incarico, i commissari passarono il testimone delle redini della città proprio a Gregorio Pecoraro
Fabio Dostuni, dirigente in pensione del Ministero dell’Interno, dotato di grande competenza in materia di pubblica amministrazione, sostiene la coalizione “Pecoraro sindaco per Manduria” ed entra a far parte della squadra di consulenti che affiancheranno l’amministrazione Pecoraro, se uscirà vincente dalla competizione elettorale.
Fabio Dostuni si definisce “manduriano doc” che per oltre quarant’anni ha vissuto lontano da Manduria per motivi di lavoro, senza però mai perdere i contatti con la sua città natale. Forse i meno giovani potranno ricordarlo come vice commissario prefettizio nel 1994 quando al termine del loro incarico i commissari passarono il testimone delle redini della città proprio a Gregorio Pecoraro. Attualmente Fabio Dostuni, pur essendo in pensione, sta portando a termine l’incarico di commissario liquidatore presso il Comune di Viareggio, ente dissestato finanziariamente ed ora ritornato in bonis .
Nel corso della sua carriera ha svolto altri importanti incarichi quale ad esempio, uno per tutti, quello di vice commissario presso il Comune di Taranto nel 1996.
«Io sono un convinto sostenitore della candidatura a sindaco di Gregorio Pecoraro. Lo ricordo nel 1994 al termine del mio incarico in qualità di vice commissario prefettizio presso il comune di Manduria. Lo ricordo, e i fatti successivi me lo hanno confermato, come una persona perbene, un grande professionista profondo conoscitore della legislazione degli enti locali, anche in virtù dei suoi incarichi in qualità di revisore dei conti presso alcuni Comuni pugliesi demograficamente importanti e ben strutturati dal punto di vista amministrativo. Gregorio è a mio avviso l’unica persona che può iniziare la sua ‘missione’ dal giorno dopo la sua elezione a sindaco», ci spiega il dott. Dostuni, che conclude «Finalmente, dopo tanto tempo, non dobbiamo più votare scegliendo il ‘meno peggio’, ma possiamo votare con convinzione una persona dalle caratteristiche invidiabili, supportato tra l’altro da una squadra di candidati quasi tutti giovani e pieni di energia positiva per cambiare Manduria».