Nel calcolo per la ripartizione dei seggi il Ministero dell’Interno ha considerato anche i voti ottenuti dai singoli candidati presidenti, sommandoli a quelli delle liste: ‘n questa maniera, “Senso Civico” è di poco sotto la soglia di sbarramento del 4%
“Senso civico” depositerà nelle prossime ore una memoria difensiva all’Ufficio elettorale della Corte di Appello per contestare la mancata assegnazione da parte del ministero dell’Interno di almeno due seggi nel Consiglio regionale pugliese. Lo annuncia all’ANSA Ernesto Abaterusso, esponente della lista elettorale che, nonostante abbia superato la soglia di sbarramento del 4%, non ha ottenuto seggi in Consiglio regionale.
«Stiamo predisponendo un ricorso - anticipa Abaterusso - perché l’interpretazione della legge elettorale regionale è alquanto bizzarra a nostro avviso. Porteremo avanti la battaglia per il riconoscimento di un nostro diritto inalienabile».
In sostanza, nel calcolo per la ripartizione dei seggi il Ministero dell’Interno ha considerato anche i voti ottenuti dai singoli candidati presidenti, sommandoli a quelli delle liste. In questa maniera, “Senso Civico” è di poco sotto la soglia di sbarramento del 4%.
Invece, Abaterusso e l’ex assessore Alfonso Pisicchio, altro esponente del cartello elettorale, ritengono che il calcolo vada fatto solo sui voti raccolti dalle liste: in questo caso “Senso civico” arriverebbe al 4,16%. Questo è, in sintesi, quanto è messo nero su bianco nella memoria difensiva. «Secondo noi è questa l’interpretazione corretta - conclude Abaterusso - perché altrimenti potrebbe anche accadere che un candidato presidente raccolga 2 milioni di voti personali, ma le liste a lui collegate 100mila preferenze: avremmo un presidente eletto ma senza consiglieri eletti».