La regione rivede il Piano: 135 posti letto nel Policlinico, allerta nelle altre province
Nella prima fase dell’emergenza Coronavirus il Barese aveva a disposizione i 240 posti letto del Policlinico e i 200 del Miulli di Acquaviva, che nel momento più critico (a marzo) arrivarono a ospitare circa 305 pazienti.
Oggi l’area più popolosa della Puglia sta gestendo la seconda ondata con 135 posti letto del Policlinico: 35 di terapia intensiva, 20 di semi-intensiva e 80 di area medica covid. I primi sono al 50% della capacità, gli ultimi 80 sono pieni. Ed
in attesa che il Miulli riparta (oggi ospita 20 pazienti Covid, in settimana prossima dovrebbe arrivare a 100) i Pronto soccorso devono ricorrere alle altre province per ricoverare i casi meno gravi.
Ieri, guarda caso, in un solo giorno ci sono stati 49 ricoveri in Puglia per cui si è passati dai 352 ricoverati del giorno prima a 401 di ieri, con 34 pazientifiniti in Intensiva
Ecco perché, venerdì, la Regione è dovuta correre ai ripari reclutando in corsa l’ente ecclesiastico di Acquaviva che non figura tra le strutture previste nel Piano approvato dal ministero della Salute. All’appello mancano infatti i 100 posti letto garantiti da Asclepios, il covid-hospital del Policlinico che non riaprirà più.
Il perché lo spiega il direttore generale Giovanni Migliore: l’ospedale universitario non può più interrompere le attività ordinarie di eccellenza, anche per non danneggiare la formazione del personale.