La lettera della sezione di Manduria di E.R.A. al sindaco Pecoraro e all’assessore Rossetti
«Il Centro Operativo Comunale non si dovrebbe identificare con la nostra sede, ma sarebbe il caso di individuare un altro ambiente, in cui non volontari di semplici associazioni, ma operatori di protezione civile muniti di tutti i requisiti richiesti dalla normativa, insieme con gli incaricati di protezione civile delegati dal sindaco, possano operare nell’interesse della collettività nel rispetto del piano di emergenza».
La sezione di Manduria di E.R.A., un’associazione di protezione civile composta da volontari radioamatori, scrive al sindaco Pecoraro e all’assessore alle Politiche Sociali Rossetti per chiedere l’individuazione di un’altra sede per il Centro Operativo Comunale. Attualmente, infatti, il C.O.C. è ubicato in un ambiente dell’ex palazzo di città, da mesi assegnato all’associazione E.R.A.
«La scelta dell’ubicazione del C.O.C. dovrà essere, nel rispetto dei regolamenti e delle leggi vigenti, in strutture antisismiche, in aree di facile accesso e non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio» rimarca l’associazione E.R.A.. «Tali strutture devono essere dotate di un piazzale attiguo che abbia dimensioni sufficienti ad accogliere mezzi pesanti e quanto altro occorra in stato di emergenza.
Chiarito questo aspetto, precisiamo che la sede identificata come C.O.C. in realtà è la sede che ci è stata assegnata dai Commissari straordinari dietro nostra specifica richiesta e con specifiche caratteristiche, in quanto la nostra associazione è composta da radioamatori e c’era la necessità di avere una struttura sufficientemente alta per il posizionamento delle antenne ad uso della sala operativa.
La scelta di posizionare presso la nostra sede il C.O.C. ci è stata imposta, insieme alla collaborazione delle altre associazioni.
Ci si aspetta da questa Amministrazione una sensibilità “sensata” su questo tema, evitando di proclamare protezione civile chi è stato espulso da strutture legittime e impiegarlo in “servizi” senza gli opportuni riconoscimenti e copertura assicurativa.
Le iniziative poste dal sig. sindaco in questo settore sono un serio segnale di allarme per la cittadinanza.
Diamo atto che fin da subito si è attivato per svecchiare e risvegliare Manduria ma questo non può e non deve essere fatto a discapito di chi ha dato l’anima, lavorando gratis a tagliare alberi caduti per eventi idrogeologici e vento, per la consegna di farmaci e viveri a domicilio degli ammalati di covid, per la consegna dei farmaci durante e dopo il lockdown e che continua tutt’ora, per accompagnare i pazienti alle visite mediche anche fuori territorio, per essere intervenuto sia per la prevenzione che per spegnere gli incendi ricevendo un gradito ringraziamento da parte dei Vigili del Fuoco, di essere l’unica associazione
volontaria di Protezione Civile ad essere convocata dalla Sala Operativa Regionale per gli eventi calamitosi come il terremoto in Albania, e ultimo ma non solo l’alluvione di Crotone, di essere l’unica associazione ad essere convocata per supporto dalla e per la Polizia di Stato.
Le iniziative promosse da lei sig. sindaco distruggono l’autostima e l’entusiasmo mortificando chi, ripetiamo e sottolineiamo, offre il proprio lavoro (gratis) alla collettività.
Non trovando una logica in questo ci domandiamo se si tratta di una imbarazzante ingenuità o un fine e sottile calcolo politico che se così fosse vedrebbe distrutta una associazione che si è prodigata per la cittadinanza e soprattutto per la fascia più debole di essa.
Sig, Sindaco, facciamo appello alla sua competenza e sensibilità nel non rappresentare un’altra delusione per questa città che, così provata su tutti i settori, non può essere privata o meglio ferita proprio nel sociale. Non basta farsi una corsetta folkloristica sul centro cittadino o farsi notare in Chiesa per essere considerato un personaggio che da una svolta alle ultime vicende politiche ma bisogna incarnare i migliori valori di cui Manduria ha bisogno.
Confidiamo sig. Sindaco in un suo ravvedimento per la salvaguardia di risorse preziose per l’intera collettività manduriana e per dare lustro a questa nuova Amministrazione».