I ristoranti aperti a pranzo anche a Natale e Capodanno, il coprifuoco alle 22 e il divieto di cenoni negli alberghi il 31 dicembre. Verso lo stop alle lezioni in presenza alle superiori fino al 7 gennaio
Natale e Capodanno «blindati» nei confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. E’ questo il cuore del decreto legge Covid approvato dal CdM, che conferma la stretta per fare scudo a una possibile terza ondata. Verso lo stop alle lezioni in presenza alle superiori fino al 7 gennaio. Ma è sugli spostamenti che in Cdm si litiga e si annuncia già rovente il confronto delle prossime ore con le Regioni: Pd-M5s-Leu tengono la linea dura.
I ristoranti aperti a pranzo anche a Natale e Capodanno, il coprifuoco alle 22 e il divieto di cenoni negli alberghi il 31 dicembre. E ancora, il divieto di spostarsi da una Regione all’altra se non per lavoro o salute, per raggiungere la residenza o per «necessità», autocertificate, come quella di «assistere un genitore solo». Il divieto di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre. E la raccomandazione a non sedersi a tavola, anche dentro casa, nelle festività con persone non conviventi. Sarà un decreto del presidente del Consiglio, tra qualche ora, a segnare i confini di quello che Roberto Speranza annuncia al Parlamento come un Natale «diverso dagli altri». La linea dura del governo è acclarata: dal 21 dicembre al 7 gennaio (ma le date potrebbero ancora variare) limitazione degli spostamenti e «lotta» agli assembramenti, a partire dalla chiusura delle piste da sci. Ma non tutto è deciso, a partire dalla scuola. E su quanto debba essere davvero dura in concreto la linea, va in scena fino all’ultimo un durissimo braccio di ferro: al Senato esplodono le tensioni nella maggioranza, Italia viva e una minoranza del Pd chiedono di permettere i ricongiungimenti familiari anche fuori regione e allentare la morsa del Natale.
Quando far tornare i ragazzi a scuola? Ancora 24h per trattare, ma si prevede il ritorno alla didattica in presenza dal 7 gennaio.