«In queste ore si sta profondendo un grande impegno per trovare una soluzione più strutturale come, ad esempio, quella adottata dal Comune di Martina, che ha stipulato un accordo con l’Ente Morale finalizzato a fornire un supporto ai volontari catapultati in questa fase in una domanda numericamente più sostenuta»
«Rivolgendomi ai pazienti che si riforniscono dalla farmacia dell’ospedale di Manduria, comunico che essendo impedito l’accesso all’interno della struttura, i numeri da contattare sono questi: 099.800205 - 099.800207 - 099.800289 - 339.1841147. Inoltre, per segnalazioni e richieste informazioni sono personalmente disponibile al numero: 3357387975 (Rossella Moscogiuri).
E’ importante fornire alla cittadinanza, e soprattutto agli assistiti che lamentano disservizi nella consegna di farmaci al domicilio dei pazienti, alcune informazioni utili alla comprensione di quanto sta accadendo in tutti gli ospedali della Provincia di Taranto così come in quelli di tutta la Regione. Il fatto che la Puglia non sia in lockdown non fa percepire alle comunità la differente gravità di questa ondata di ritorno che invece si è abbattuta come uno tsunami sulle strutture sanitarie pubbliche della Regione al punto tale da determinare solo nella ASL di Taranto un incremento di 414 posti letto al 30 novembre.
La rapida conversione dei reparti dei nostri ospedali ha avuto pesanti ripercussioni sulle attività dei Servizi Ospedalieri che rivestono anche funzioni di assistenza a pazienti non ospedalizzati come le Farmacie Ospedaliere, i Laboratori Analisi, i Servizi di Radiologia che naturalmente, per la fragilità della condizione degli utenti, devono mettere in atto tutte le misure per impedire il loro accesso in zone a rischio.
La Farmacia Ospedaliera di Manduria, oltre al capovolgimento legato alla congiuntura, è stata segnata dalla malattia contratta da 3 operatori con conseguente chiusura per sanificazione e per verifiche diagnostiche di tutto il resto del personale. Il protocollo d’intesa stipulato con CRI per risolvere le criticità e favorire la consegna a domicilio ha rappresentato una risposta parziale all’emergenza, risposta influenzata però da alcune variabili che hanno assunto dimensioni incalcolabili: l’apprensione dei cittadini di non accedere alle cure per la chiusura temporanea del servizio e il fraintendimento sulla funzione volontaristica di Croce Rossa disponibile ad aiutare la ASL nelle consegne.
Questi fattori hanno provocato numerose chiamate al numero dell’Ente scambiato come il destinatario delle richieste e non come l’organismo deputato alla mera consegna a domicilio. In realtà i contatti relativi alle terapie devono essere intrattenuti solo con le Farmacie ospedaliere istituzionalmente preposte alla funzione. Nel caso della Farmacia ospedaliera di Manduria , i cittadini devono fare riferimento ai numeri sopra indicati (di cui il 3391841147 è della dott.ssa Angela Carriere) per gli accordi riguardanti le terapie e non, come erroneamente avvenuto, al numero di Croce Rossa indicato per concordare i tempi di consegna.
Il tutto sotto la supervisione della mia persona che, nella funzione di Direttore del Dipartimento Farmaceutico, sta cercando di uniformare i comportamenti ed i percorsi in tutto il territorio dell’azienda. Il numero a cui posso essere raggiunta per segnalazioni e la richiesta di informazioni è il 3357387975 (Rossella Moscogiuri).
Certamente l’obiettivo del Dipartimento Farmaceutico è il ripristino a breve del regime normale di erogazione in considerazione del fatto che Croce Rossa fornisce un servizio di mero volontariato certamente meritevole di riconoscimenti e non di attacchi ingiustificati.
In queste ore si sta profondendo un grande impegno per trovare una soluzione più strutturale come, ad esempio, quella adottata dal Comune di Martina che ha stipulato un accordo con l’Ente Morale finalizzato a fornire un supporto ai volontari catapultati in questa fase in una domanda numericamente più sostenuta. Il nostro auspicio è quello che anche il Comune di Manduria percorra la stessa strada per attenuare i disagi di questa ondata per la Puglia di gran lunga più gravosa della prima. Mi auguro che questa nota sia servita a fornire chiare informazioni e a guadagnare sul piano istituzionale ed umano una maggiore comprensione e collaborazione dei cittadini per i quali ogni giorno ci spendiamo.
La ASL di Taranto, come è riconosciuto a livello nazionale, è una delle aziende sanitarie più celeri nel favorire l’accesso a costosissime terapie innovative al contrario di realtà dove si aspettano mesi. Il nostro interesse è quello di soddisfare in primis i bisogni degli ammalati , ma anche quello di non permettere che un’operazione di mera consegna possa offuscare tutto l’impegno quotidianamente profuso sul versante ospedaliero e territoriale della cura».