A sostenerlo è il segretario provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo, il quale contesta l’ordinanza di chiusura, sino al 15 gennaio prossimo, dei distributori automatici di alimenti e bevande dalle ore 18 alle ore 5 del giorno seguente
«E’ ingiusta ed ingiustificata l’ordinanza emessa dal sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro con la quale si penalizza ancora una volta il settore del commercio tramite sistemi automatizzati».
A sostenerlo è il segretario provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo, il quale contesta l’ordinanza di chiusura, sino al 15 gennaio prossimo, dei distributori automatici di alimenti e bevande dalle ore 18 alle ore 5 del giorno seguente.
«Non riteniamo giuste le misure di restrizione messe in atto dall’Amministrazione di Manduria, considerati anche gli assembramenti incontrollati che si vengono a creare a tutt’oggi in altri luoghi pubblici e all’interno del sistema di trasporto pubblico locale» fa presente Castronuovo. «Il settore, già penalizzato durante il lockdown a marzo, è quello più colpito dalle ordinanze sindacali, che ne limitano l’attività, pur rientrando tra le categorie ritenute essenziali per la tipologia di prodotti venduti (beni di prima necessità e prodotti di igiene). Tant’è che nell’ultimo Dpcm varato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ci sono limitazioni cosi rigide per questo settore».
L’associazione, in una nota inviata al sindaco Pecoraro, ha più volte ribadito “le scelte sbagliate” messe in atto in quanto assunte senza alcuna consapevolezza delle caratteristiche della vendita automatizzata.
«Vogliamo far notare che all’interno dei cosiddetti H24 il rischio di contagio è molto basso in quanto la vendita dei prodotti avviene tramite automazione e a differenza delle attività di commercio alimenti ordinaria, non è prevista la presenza di personale dipendente. La promiscuità del contatto da superficie e la presenza della clientela è limitata al sono momento temporale della compravendita. Siamo ben consapevoli che questa ordinanza deriva dalla cattiva abitudine di utilizzare gli shop h24 come luoghi di ritrovo» aggiunge, «ma le pesanti restrizioni apportano un significativo danno economico e perdite di fatturato per le aziende. Ricordiamo infatti che queste attività risultano svantaggiate rispetto ad altre, anche perché non sono beneficiarie di nessuna delle misure di ristoro messe in atto da Governo e Regione. Si tratta di una grave discriminazione che merita di essere risolta quanto prima».
Casartigiani chiede pertanto un confronto immediato con il sindaco Pecoraro.
«All’Amministrazione di Manduria chiediamo di ristabilire gli orari di apertura di tali attività, come stabilito dal D.P.C.M. 3/12, fino alle ore 21. Si mostri più attenzione e sensibilità verso questa categoria. È chiaro che il consumo dei prodotti non può essere effettuato per strada ma - conclude il segretario provinciale - il controllo è di competenza delle autorità competenti cosi come avviene per altri tipi di attività».