Presentando il consuntivo di quattro anni e mezzo di consiliatura annuncia: «Sono sereno, pronto a ricandidarmi»
In primavera i cittadini avetranesi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale, alla cui guida vi è attualmente il sindaco Antonio Minò.
Dichiarandosi soddisfatto di quanto sinora realizzato (che riepiloga in una articolata nota), conferma la sua intenzione di ricandidarsi per un secondo mandato da primo cittadino.
«Insieme alla mia squadra di governo della città, malgrado la crisi economica e per ultima l’emergenza Covid 19, ritengo di essere soddisfatto del lavoro svolto in questi 5 anni».
Poi traccia il bilancio dell’operato della compagine amministrativa di maggioranza.
«Ritengo che il bilancio sia da considerarsi positivo» afferma Minò. «Sono andato anche oltre il programma presentato in campagna elettorale, a cominciare al recupero dell’evasione dei tributi comunali quali ICI e IMU, recuperando oltre 700mila euro relativamente agli anni che vanno dal 2012 al 2020.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, posso dichiarare che mediamente siamo riusciti a finanziare, cantierizzare e portare poi a termine un’opera pubblica importante ogni tre mesi. Tra queste posso annoverare un finanziamento di 700 mila euro per l’efficientamento energetico della scuola Giovanni XXIII (opera già terminata) e la ristrutturazione con interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza dell’edificio della scuola materna di via Duca D’Aosta, chiusa da anni e riconsegnata alla popolazione scolastica..
Poi ancora in elenco ci sono i progetti di recupero e miglioramento sia di piazza Parlatano che di piazza Giovanni XXIII ( per piazza Parlatano la gara è stata espletata e affidata, e i lavori soni in fase di esecuzione, grazie anche al finanziamento GAL di 110 mila euro). Abbiamo completato la rete di fogna nera in via XXIV Maggio, nonché eseguito il ripristino del manto stradale in via Roma e via Kennedy (altri lavori seguiranno a breve).
Una particolare attenzione è stata rivolta all’ambiente con l’istituzione del servizio di raccolta differenziata spinta “porta a porta” dei rifiuti, l’acquisto di tre autocarri per il servizio medesimo con un finanziamento di 100 mila euro e la realizzazione in zona industriale del Centro Comunale di Raccolta (CCR) Isola Ecologica, sempre con finanziamento di 350 mila euro, chiudendo così il ciclo dei rifiuti nel nostro territorio e ottenendo il risultato di un paese più pulito ed ordinato. In tal modo abbiamo raggiunto la percentuale dell’82 % di differenziata, questo grazie anche alla collaborazione di tutti i concittadini.
A breve sarà realizzato il progetto dei DUC (Distretti Urbani del Commercio), con finanziamento regionale di 116 mila euro e un cofinanziamento di 29mila euro comunale, per una spesa complessiva di 145mila euro. Il progetto è finalizzato all’esecuzione di interventi di arredo urbano (fioriere, panchine ecc), interventi di riqualificazione urbana (viabilità, marciapiedi ecc) e all’acquisto di sistemi di sicurezza (videosorveglianza).
Inoltre è stata chiusa una vertenza che andava avanti da anni e che riguardava l’impianto di pubblica illuminazione, ottenendo dall’accordo di programma soprattutto attività tese al conseguimento del risparmio energetico con lampade a LED (relamping). Di conseguenza è stata ripristinata l’illuminazione nella zona Ulmo Belsito, nella zona industriale e in tutte le vie principali e in tutto il paese (l’illuminazione è a giorno).
Una grande scommessa per il futuro del nostro paese è il finanziamento ottenuto dalla relativa progettazione e approvazione del canale di imbrigliamento, a tutela del nostro territorio dal rischio idrogeologico, per l’importante cifra di circa 8 milioni di euro (l’iter è attualmente presso l’ufficio VIA della Regione Puglia). Si tratta di un grande passo in avanti per il PUG nell’eliminazione delle eventuali zone rosse ad alto rischio idrogeologico.
Certamente è solo una parte di opere e finanziamenti realizzati. Potrei continuare indicando, per esempio, il progetto fogna bianca di 800 mila euro per via Ferraris, via Oberdan e via Talete; l’allaccio fogna nera della zona industriale dopo 25 anni di attesa, l’impianto di videosorveglianza, il piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paisc), il progetto per la realizzazione della di rete ricarica elettrica per veicoli in ambito urbano, il bando interregionale di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e ambientale per il recupero e valorizzazione del sito neolitico, la richiesta di finanziamento di un milione euro per il rifacimento di strade, l’ampliamento della rete idrica dell’abitato, la caserma dei Carabinieri e la scuola media V. Briganti, la Rigenerazione Urbana.
Si tratta ovviamente di una sintesi dell’operato di questi anni, cui bisogna aggiungere decine di interventi riguardanti servizi sociali che vanno dal Social Point all’asilo nido, allo SPRAR e alla Casa per la Vita, alla costituzione della cooperativa di Comunità , all’assunzione di personale e quant’altro.
Nonostante tutto e malgrado la penuria di mezzi economici, posso ritenermi soddisfatto delle cose realizzate grazie anche ad un’attenta gestione, un lavoro talvolta faticoso che però ha dato i suoi frutti. Se i cittadini lo vorranno, potremmo mandare avanti i progetti già approvati, quindi continuare a lavorare per il bene di tutta la comunità avetranese».
Minò, dunque, si proietta già alla prossima consiliatura.
«Devo aggiungere, al momento in maniera ufficiosa, che la mia intenzione è quella di ricandidarmi e devo dire che tale decisione è giunta dopo una lunga riflessione, in quanto consapevole di dover essere in possesso della necessaria motivazione e dell’impegno nell’assumere la guida del paese per un ulteriore quinquennio».
Minò si sofferma, poi, su un'altra priorità, per la quale continuerebbe ad impegnarsi se riconfermato alla carica di sindaco. «Come ho già detto in altra occasione, è mia intenzione riprendere questo argomento e ho già raccolto tutta la documentazione necessaria per dimostrare, in sede legale, la legittimità della richiesta di riconoscimento dell’appartenenza territoriale di Torre Colimena ad Avetrana».
Minò lancia poi un appello alle associazioni e ai vari movimenti di Avetrana.
«Sono pronto ad accogliere proposte e idee, confrontandomi con coloro che lo vorranno».