Il centrodestra: «Ciò che non poté Rousseau poté il tartufo: è su questo che si fonda il patto politico tra Emiliano e i 5stelle!»
L’autorizzazione alla raccolta dei tartufi nei Parchi regionali pugliesi provoca tensioni in Consiglio regionale tra la maggioranza di centrosinistra e il M5S. Tutto nasce da un accordo tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il gruppo dei pentastellati su un emendamento inserito nella legge di Bilancio di previsione 2021 in discussione oggi. Un emendamento concordato tra Emiliano e il M5S ma che ha trovato l’opposizione del consigliere del Pd, Fabiano Amati. Ne è nata una discussione in Aula, durante la quale è intervenuto lo stesso Emiliano: «Non mi ero mai occupato di tartufi - ha detto il governatore - vi chiedo scusa. Abbiamo fatto un accordo politico con il Movimento 5 Stelle su questo emendamento - dice - ora, se questo emendamento è di tale dimensione, di tale gravità da creare un problema alla maggioranza, vi chiedo scusa se mi sono permesso. Però non credo che sia questo il caso. Mi pare una di quelle cose nelle quali si può eventualmente anche cambiare idea, tenuto conto che per fare una coalizione bisogna trovare dei piccoli compromessi». Spiegazione che non ha convinto Amati.
Sulla vicenda vi è una nota congiunta dei capigruppo del centrodestra Davide Bellomo (Lega), Stefano Lacatena (Forza Italia), Paolo Pagliaro (La Puglia Domani) e Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia).
«Finalmente Emiliano e i grillini escono allo scoperto, promuovendo, nella maratona del Consiglio regionale sul bilancio, un emendamento sui tartufi dirimente per gli equilibri interni. Questa allargata maggioranza, quindi, piuttosto che fondare le sue alleanze e la sua azione di governo sui reali problemi dei pugliesi, a partire dal diritto alla salute, orienta il suo collante concentrandosi su questioni di grandissimo rilievo per la comunità come… i tartufi!
Infatti, sull’emendamento proposto dai 5stelle e inviso ad una parte della maggioranza, Emiliano, con la consueta concretezza, ha sedato i dissensi richiamando i suoi consiglieri alla condivisione della proposta caldeggiata dai pentastellati in virtù del famoso accordo.
Credevamo che nell’aula del parlamentino regionale fosse richiesto un impegno e spirito di servizio per rispondere a problemi stringenti e urgenti dei pugliesi, dall’emergenza Covid alla crisi economica. E, invece, no: i tartufi sono più importanti della cassa integrazione e del ritardo nella distribuzione dei vaccini anti-influenzali.
A questo punto, invitiamo, per coerenza, i colleghi 5 stelle ad abbandonare la parte dell’aula riservata all’opposizione e ad accomodarsi tra le fila dei nuovi compagni di avventura».