«Solo una mappatura completa e continua può permetterci di tenere costantemente sotto controllo il contagio e garantire insieme sicurezza, salute e obbligo scolastico»
Riceviamo, e pubblichiamo, una proposta del consigliere regionale Perrini inerente la riapertura delle scuole.
“Leggo che i sindacati pugliesi hanno chiesto al presidente Michele Emiliano di rinviare l’avvio delle lezioni in presenza, previsto per il 50% il 7 gennaio, di una settimana o di 15 giorni. Emiliano ci sta pensando… Insomma, il 3 gennaio a 3 giorni dal ritorno a scuola siamo ancora al ‘ci sto pensando…’ lasciando i genitori in piena confusione.
Ma qualunque siano le modalità previste per il ritorno il 7 torno a chiedere, come già avevo fatto durante le vacanze di Natale, che venga organizzato uno screening a tappeto e continuativo con tamponi su tutti gli alunni e il personale scolastico. Solo una mappatura completa e continua può permetterci di tenere costantemente sotto controllo il contagio e garantire insieme sicurezza, salute e obbligo scolastico.
“Ormai tutte le regioni si sono organizzate in questo modo, manca solo la Puglia. Penso ad esempio al Piemonte che ha stanziato 7 milioni di euro solo per tamponi ogni 15 giorni ad alunni e insegnanti, alla Campania che fa tamponi a scuola anche ai genitori degli alunni, alle Marche, alla Basilicata, ormai tutti si sono organizzati con screening a tappeto. In Puglia invece, per aggirare la decisione dell’assessore Pierluigi Lopalco che vuole è contrario alla ‘tamponite’, molti sindaci si sono organizzati autonomamente pagando i tamponi per le loro scuole. Il presidente della Provincia di Brindisi di propria iniziativa lo ha garantito agli studenti e insegnanti di tutta la provincia.
“Dal momento che i soldi in questo periodo non mancano, e che anche il Ministero della Salute invita ad aumentare il tracciamento e a procedere con gli antigenici a scuola, chiedo che anche in Puglia venga subito predisposto screening di tamponi per tutti gli alunni e personale scolastico per tutta la durata delle scuole. I cittadini stanno facendo tanti sacrifici, ora il governo regionale deve iniziare a fare la sua parte”.