Richiesta, nel contempo, anche la proroga in via automatica la durata del contratto per un periodo corrispondente a quello della sospensione per emergenza sanitaria nazionale
La cooperativa Spirito Salentino, gestore del bene culturale Museo Civico Manduria in via Ludovico Omodei e del Parco Archeologico di Manduria, seguendo costantemente la situazione emergenziale sanitaria che il nostro Paese sta attraversando, in accordo con la cordata Cuore Messapico, secondo quanto descritto nell’articolo 1, lettera r, del Dpcm del 04/11/2020, sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42)
COMUNICA
all’Amministrazione Comunale di Manduria la chiusura dei due beni culturali sopraindicati a partire dal 6 Novembre 2020, a cui sono stati apposti i cartelli agli ingressi con le specifiche di legge e viene data diffusione della notizia sui propri organi di comunicazione sociale e web, aspettando in una apertura con una normale attività per il bene della nostra città, ma soprattutto della salute di tutta la Nazione.
La stessa cooperativa, in accordo con la cordata CUORE MESSAPICO, gestore dei beni MUSEO CIVICO E PARCO ARCHEOLOGCIO con lettera di Affidamento del 19/06/2019, firmata il 20 /06 /2019, a cui era stata concessa una proroga dell’affidamento con DETERMINA N. 286 DATA 04/05/2020, per motivi non imputabili alla volontà dei gestori del bene,
RICHIEDE
di sospendere temporaneamente, dalla data del 06/11/2020 e per tutto il tempo in cui i beni resteranno chiusi e comunque fino a nuove disposizioni normative nazionali e/o regionali, l’esecuzione del contratto di servizio, sottoscritto in data 19/06/2019 e successive atti che rendevano di fatto il contratto concluso al 19/09/2021,
e quindi di prorogare in via automatica la durata del contratto de quo per un periodo corrispondente a quello della sospensione per emergenza sanitaria nazionale e cioè fino all’adozione di provvedimenti nazionali e/o regionali che autorizzino la riapertura e lo svolgimento di attività e servizi legati alla fruizione di beni pubblici, quali parchi e musei.