Operato d’urgenza con successo al «Fazzi»
Lo hanno salvato per un pelo all’ospedale «Vito Fazzi» con un intervento di alta chirurgia d’urgenza. Se l’è vista proprio brutta un bimbo di circa due anni e tutto per colpa di mezza nocciolina incautamente messa in bocca, ingoiata e finita nei bronchi invece che nello stomaco. Un incidente per nulla improbabile quando a quell’età si mangia una nocciolina che perciò è sempre sconsigliata. Ma tant’è.
I genitori si sono accorti che qualcosa non andava e si sono immediatamente allertati. Dopo qualche minuto, però, il problema sembrava risolto. Soltanto qualche colpetto di tosse e nulla di più.
Ma poco dopo la situazione precipita.
Improvvisamente è comparsa difficoltà respiratoria che è andata via via accentuandosi ed è comparso gonfiore al collo per cui il piccolo è stato portato al nosocomio leccese.
Appena lo hanno visitato, i pediatri si sono subito resi conto della gravità della situazione in quanto oltre alla difficoltà di respirazione assistevano ad un progressivo rigonfiamento del viso, del collo e del torace. Intuito che la causa doveva essere l’ostruzione bronchiale provocata da un corpo estraneo, è stata messa in moto la procedura d’emergenza allertando radiologi, rianimatori, chirurghi toraci e chirurghi pediatrici.
Eseguita Tac torace ed individuata l’ostruzione, il bimbo è stato portato in sala operatoria dove l’equipe chirurgica multidisciplinare ha provveduto a rimuovere la nocciolina e drenare il pneumotorace.
Concluso l’intervento è stato necessario il ricovero precauzionale nel reparto di rianimazione.
Il piccolo è ora sotto osservazione, ma le sue condizioni per fortuna non destano preoccupazione. I medici si dichiarano moderatamente ottimisti e sperano in una pronta ripresa, per far sì che possa tornare quanto prima a casa.