«In arrivo nelle scuole operatori sanitari stabili per la lotta al Covid. Verso il superamento delle disparità retributive fra i dirigenti»
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Roberto Romito, presidente regionale ANP Puglia.
«Un concreto aiuto, una risorsa importante nella lotta contro il COVID, verrà data alle scuole pugliesi grazie ad un progetto della giunta regionale che sarà approvato a breve con un'apposita delibera e diverrà operativo a partire già dal 1 febbraio.
ANP Puglia saluta con favore l’istituzione del Team di Operatori Sanitari Scolastici COVID-19 (in sigla, TOSS COVID-19), costituito dai docenti referenti COVID nominati da ciascuna scuola e da 355 operatori sanitari professionali di livello infermieristico dislocati presso le scuole della regione in base alla densità locale della popolazione studentesca, in ragione di uno ogni 1.500 studenti circa. I sanitari coadiuveranno quotidianamente i loro colleghi scolastici in ragione, quindi, di circa uno ogni due scuole: ma poiché saranno in servizio a tempo pieno, avranno la possibilità di poter operare su scuole diverse nell’ambito della stessa giornata.
I compiti del Team saranno numerosi e, tra i più importanti, vi sarà la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica, relativa all’emergenza Covid-19 nelle scuole per soddisfare le esigenze di alunni, docenti e personale ATA, anche attraverso il tracciamento dei casi di contagio, l'attuazione degli lo screening ed il supporto per la campagna di vaccinazione di tutto il personale scolastico, la concreta gestione dei casi sospetti di contagio in ambito scolastico.
Si tratta di un passo avanti piuttosto notevole, possibilmente da ampliare: l'ideale sarebbe, in prospettiva, avere un operatore sanitario in ciascuna scuola. Ma è apprezzabile soprattutto perché siamo in presenza di una preziosa risorsa professionale destinata stabilmente alle scuole della nostra regione, che rimarrà, quindi, anche al di là dell'attuale emergenza sanitaria. Con la nostra positiva valutazione, che crediamo sarà condivisa da tutti i dirigenti scolastici e dalla scuola pugliese nel suo insieme, diamo dunque atto alla Giunta regionale di aver ben operato in questo caso, e concretamente, su un versante strategico per la collaborazione fra istituzioni finalizzata a rendere più sicuri e a migliorare la vita e il lavoro.
Di tutt'altro tenore, ma egualmente positivi, sono gli importanti spiragli che si aprono sul fronte sindacale per giungere alla soluzione dell’ormai annosa e intollerabile questione della disparità di trattamento economico fra dirigenti che svolgono lo stesso lavoro.
Ci riferiamo ai dirigenti scolastici assunti dal 2017 ad oggi i quali, rispetto ai loro colleghi già in servizio percepiscono, a parità di dimensioni e complessità delle scuole che dirigono, quasi il 20% in meno della retribuzione contrattualmente dovuta, ossia proprio la parte che i contratti integrativi regionali destinano, anno per anno, a remunerare la maggiore o minore complessità delle scuole a cui i dirigenti sono assegnati. L'origine di questa disparità risiede nel fatto che ai nuovi assunti non sono stati applicati i contratti regionali che li riguardavano, relativi agli anni dal 2017 ad oggi, semplicemente per il fatto che questi contratti …. non esistono! L'ultimo stipulato riguarda, infatti, l'anno 2016 ed il ritardo è ascrivibile alle enormi lentezze del Ministero Istruzione e del MEF nel rendere effettivamente disponibili, anno per anno, le relative risorse economiche. Si pensi che oggi, nel 2021, stiamo trattando ancora quello del 2017!
Abbiamo quindi con molta fermezza avanzato ieri alla nostra controparte datoriale (l'USR Puglia) la proposta di applicare ai colleghi interessati almeno gli importi minimi previsti dal contratto regionale del 2016, l’ultimo sottoscritto in ordine di tempo ed oggi vigente, salvo procedere in seguito ai conguagli (a loro favore) che conseguiranno dalla sottoscrizione dei successivi contratti regionali.
Il fatto nuovo, da cui è partita la nostra forte pressione sulla controparte, è che simili proposte, con il contributo determinante della forza sindacale di ANP, sono state recentissimamente deliberate e sono quindi già operative in altri USR (Lombardia e Calabria, prossimamente anche nel Lazio). Abbiamo quindi buone ragioni per credere che stia maturando nelle amministrazioni scolastiche regionali un orientamento favorevole, di cui potranno giovarsi anche i dirigenti pugliesi, e che si possa finalmente eliminare l’iniqua diversità di trattamento economico fra lavoratori che svolgono la stessa funzione con gli stessi carichi di lavoro. Anche perché l’amministrazione, se ritardasse ancora, andrebbe inevitabilmente incontro ai prevedibili e, per lei, perdenti e onerosi ricorsi di fronte ai giudici del lavoro che saranno proposti dagli interessati con il nostro supporto.
E quindi, se non ora, quando?».
Roberto Romito
Presidente regionale ANP Puglia