Il numero uno del Comitato Regionale è stato convocato in audizione dalla Seconda Commissione Consiliare Permanente per parlare non solo della situazione di crisi economica in cui versano le società calcistiche pugliesi nell’era del Covid-19
Si è svolta questa mattina, presso la Sala Consiliare della Regione Puglia nella nuova sede di Bari, l’audizione del presidente Vito Tisci, convocato dalla Seconda Commissione Consiliare Permanente per parlare della situazione di crisi in cui versano le società calcistiche pugliesi nel corso dell’attuale emergenza sanitaria.
È stato il presidente Antonio Tutolo, sollecitato dal Consigliere Luigi Caroli, a farsi promotore di questa lodevole iniziativa nata per dar voce alla federazione sportiva con il più alto numero di tesserati su scala regionale, in un momento di grande sofferenza per tutti gli sport da contatto bloccati dall’ultimo Dpcm emanato dal Governo fino al 5 marzo 2021.
«Voglio lanciare un grido di allarme – ha spiegato il presidente del C.R. Puglia LND – interpretando il pensiero delle nostre società dilettantistiche e giovanili affiliate, che sono alla canna del gas. In questo momento i club sono in grande sofferenza a causa della mancanza di introiti che derivano dai botteghini, dalle sponsorizzazioni e da tutto l’indotto economico che ruota attorno al sistema calcio. Le nostre società sono diventate ormai delle aziende, sono in crisi, hanno davvero bisogno di sostegno per non collassare. È quasi un anno che il Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo dello sport, per questa ragione adesso servono delle misure importanti per consentire ai club di ripartire senza ulteriori sofferenze. Abbiamo bisogno di tornare tutti alla normalità, per questo stiamo lavorando affinché almeno il nostro campionato di vertice, quello regionale di Eccellenza, possa ripartire alla pari della Serie D con l’applicazione di un protocollo adeguato che consenta alle società di tutelare la salute dei propri tesserati. Nell’ultima riunione di Consiglio Direttivo abbiamo ipotizzato delle soluzioni per provare a rimettere in moto l’attività agonistica ufficiale, ma per questo dobbiamo attendere il responso della Lega Nazionale Dilettanti che si esprimerà all’inizio di febbraio».
Misure urgenti per consentire alle società affiliate di riemergere dopo questa lunga apnea e non solo. «In questa prestigiosa sede – ha proseguito Vito Tisci nel corso del suo intervento – mi preme evidenziare come la Regione Puglia debba prendere in serie considerazione l’idea di contribuire alla ripartenza del calcio regionale intervenendo in favore delle nostre società affiliate che si apprestano a tornare in campo, affinché venga loro riconosciuto un contributo economico che possa sollevarle da ulteriori spese necessarie per effettuare, ad esempio, dei tamponi settimanali. A tal proposito sto per inviare una nota congiunta indirizzata al Presidente della Regione Puglia e agli assessori regionali allo Sport e alla Sanità, per evidenziare questi concetti e chiedere dei contributi straordinari che non siano elargiti a pioggia, come già avvenuto in alcune regioni italiane, ma in maniera diretta ai club che si apprestano a ripartire. E per farlo in sicurezza c’è la necessità concreta di effettuare controlli rigidi e capillari che consentano a tutti di riattivare l’attività agonistica senza ulteriori contraccolpi sulla curva dei contagi e dunque sulla salute di tesserati e addetti ai lavori. Il calcio dilettantistico può ripartire con le giuste cautele, ci vuole buonsenso, ma sono certo che le nostre società affiliate siano in grado di osservare scrupolosamente il nuovo protocollo come già avviene per i campionati professionistici nazionali».
La richiesta del presidente Tisci è indirizzata soprattutto alle società di Eccellenza, le prime che potrebbero tornare in campo dopo il lungo stop forzato, ma è evidente che in seconda battuta sarà necessario intervenire in favore di tutti i club iscritti agli altri campionati regionali, per favorire una veloce ripartenza. «Questo grido di aiuto ha una ragione ben precisa: quello di prevenire la chiusura di molte società dilettantistiche e giovanili. Il ruolo di queste associazioni sportive è soprattutto di natura sociale, perché favorisce l’integrazione togliendo i ragazzi dalle strade. Ogni volta che chiude un centro sportivo, a molti giovani vengono precluse numerose possibilità, tra cui quella di fare sport, conoscere gente, abbassare l’indice di sedentarietà e soprattutto quella di fare qualcosa di utile per la propria salute ed il proprio benessere psicofisico. Io sono certo che la Regione Puglia, che ha già dimostrato grande sensibilità e attenzione verso il mondo dello sport, farà di tutto per accogliere il mio appello – ha concluso il presidente del C.R. Puglia LND – dando seguito a questa audizione che mi ha permesso di sottolineare alcuni argomenti di grande rilevanza per tutto il calcio pugliese».