La replica del consigliere comunale Domenico Sammarco alla illustrazione delle linee programmatiche dell’Amministrazione da parte del sindaco Pecoraro
«Chiedo sin da ora un cambio di passo di questa Amministrazione: che possa davvero produrre atti amministrativa capaci di riportare il lustro a questa nostra città da sin troppo tempo martoriata, dichiarando la piena disponibilità del gruppo progressista a offrire il nostro contributo per risolvere i tanti problemi dei nostri concittadini».
E’ il passaggio finale della dura replica del capogruppo consiliare dei progressisti Domenico Sammarco alle linee programmatiche illustrate dal sindaco Gregorio Pecoraro.
«Ci suona davvero strano vedere aprire la relazione introduttiva sostenendo e avanzando questioni di etica e morale, di contrasto al clientelismo, quando già a pochi giorni dall’insediamento si è iniziato a conferire incarichi diretti, giustificandosi dietro la formula dell’affidamento diretto e del principio dell’intuitu personae, non consentendo la partecipazione a tali incarichi a tantissimi giovani e bravi professionisti nostri concittadini» ha dichiarato Sammarco. «Tra l’altro la mancata volontà di procedere con bandi pubblici meraviglia ancor di più se si pensa che nell’Amministrazione c’è anche il partito dei 5 Stelle. Ma non erano loro quelli della partecipazione diretta?
E’ questa incoerenza tra le parole e i fatti che ci preoccupa. Una preoccupazione per il concreto futuro della città, oltre le belle parole.
Meritocrazia e legalità non possono rimanere inchiostro sulla carta, ma devono essere cardini di un’azione giornaliera che di certo non può e non deve continuare a passare attraverso la scelta di risorse esterne che rispecchiano poco o nulla i requisiti richiesti per lo svolgimento ottimale della funzione cui sono destinati.
Sulla legalità poi questa Amministrazione si gioca la sua credibilità: dopo un periodo buio del commissariamento per infiltrazioni mafiose non può esserci alcuno spazio a decisioni politiche e amministrative che non siano orientate alla piena e completa trasparenza. Questa Amministrazioni deve fare proprie le parole di Plutarco: la moglie di Cesare deve non solo essere onesta, ma anche sembrare onesta».
Sammarco si sofferma poi sull’importanza del rispetto dell’ambiente.
«Davvero un modus operandi nella scrittura di queste linee guida: il distacco, quasi patologico, dalla realtà dei fatti, dalla concretezza delle azioni intraprese. Un idillio inesistente se non solo nelle intenzioni, ma governare vuol dire di più.
E’ sotto gli occhi di tutti l’inefficienza dell’Amministrazione sinora riscontrata sotto questo punto di vista, specie nella zona delle marine. Anche qui sarebbe stato opportuno un dignitoso silenzio e iniziare un lavoro per dare finalmente alle marine la dignità che meritano».
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