domenica 24 novembre 2024


12/02/2021 08:53:47 - Salento - Attualità

«Le modalità del Piano di vaccinazioni prevedono la somministrazione del vaccino “Astrazeneca al personale scolastico a prescindere dall’età (punto 2); e, invece, la somministrazione al personale delle Forze dell’Ordine e della Forze Armate solo per chi abbia meno di 55 anni d’età e non sia affetto da particolari patologie (punto 3)»

«Con nota dell’8 febbraio scorso a firma del direttore del Dipartimento Promozione Salute, Vito Montanaro, e dell’assessore alla salute, Pier Luigi Lopalco, sono state indicate le modalità attuative per il Piano straordinario di vaccinazioni anti Covid-19. Esse prevedono, la somministrazione del vaccino “Astrazeneca al personale scolastico a prescindere dall’età (punto 2); e, invece, la somministrazione al personale delle Forze dell’Ordine e della Forze Armate solo per chi abbia meno di 55 anni d’età e non sia affetto da particolari patologie (punto 3). Tant’è che, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ha chiesto a tutte le istituzioni scolastiche di rilevare e comunicare a detto Ufficio le individuali “manifestazioni d’interesse a sottoporsi a detto vaccino” per poi trasmetterle al Dipartimento alla salute entro il giorno 15 febbraio prossimo.

CISL e CISL Scuola Puglia, sostengono che tali indicazioni sono contrastanti, inducono a forti disorientamenti e pertanto chiedono di conoscere la ratio che sottende la nota in questione. Appare incomprensibile ed ingiustificata la scelta adottata dai vertici regionali di considerare e trattare diversamente distinte categorie di lavoratori, di cittadini; anche perché, le stesse diverse scelte sono state adottate senza tener conto della Circolare del Ministero della Salute, dell’8 febbraio scorso, che – alla Categoria 6, Personale scolastico e Forze Armate – ribadisce che il vaccino “Astrazeneca” deve essere somministrato a cittadini nella fascia d’età tra 18 e meno di 55 anni e non portatori di particolari patologie.

D’altro canto, per quanto noto, va tenuto conto che la Conferenza Stato-Regioni, nella riunione dello scorso 9 febbraio, ha affermato che è necessaria l’interlocuzione con l’AIFA per accertare la valutazione della possibile somministrazione di “Astrazeneca” anche a chi abbia 55 anni e più.

Tanto premesso – i segretari generali Antonio Castellucci  e Roberto Calienno  – fino a diversa indicazione dell’Organismo nazionale competente in materia – ritengono che la Regione Puglia debba “chiarire e rettificare la nota attuale tenendo conto di quanto espresso dal Ministero della Salute e di quanto definito anche in Conferenza Stato Regioni.  Al tempo stesso ritengono che il Direttore vicario dell’USR Puglia debba sospendere la rilevazione delle manifestazioni di interesse in merito alla vaccinazione con farmaco “Astrazeneca” del personale della scuola” o, in alternativa, di limitarla al personale di età compresa tra i 18 ed i 55 anni.

Ciò per garantire eguale diritto alla salvaguardia della salute dei cittadini e perequazione tra diverse categorie di lavoratori, considerato che – affermano Cisl e Cisl Scuola Puglia – docenti, ATA, dirigenti e personale educativo e comunque anche di tutto il personale non docente (integrazione scolastica, addetti alle mense, ecc) certamente non corrono minori rischi rispetto alle altre nello svolgere la loro funzione di lavoro».











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