Un circuito virtuoso territoriale e planetario tra produzione di qualità, cultura, turismo
Dal Vigneto sul Castello arriveranno le prime bollicine di Negramaro che saranno battute all’asta il cui ricavato sarà destinato alla valorizzazione del territorio.
Si è svolta ieri, lungo i camminamenti della 500esca muraglia del castello di Copertino, la simbolica potatura dei cento ceppi di Negramaro Cannellino messo a dimora nel 2014 e frutto di un progetto unico al mondo nato dalla collaborazione tra la storica cantina Cupertinum e la Soprintendenza.
«La potatura è un rito di passaggio in attesa della vendemmia – ha dichiarato il presidente Trono - che permetterà di produrre
le prime ‘bollicine’ di Negroamaro che verranno battute all’asta e il ricavato servirà a sostenere un progetto di valorizzazione del territorio copertinese».
Dal portale Cupertinum.it apprendiamo ulteriori notizie sull’originalissima iniziativa.
«L’unico e il primo al mondo! È il Vigneto della Cupertinum sul Castello Angioino di Copertino
Un circuito virtuoso territoriale e planetario tra produzione di qualità, cultura, turismo, questo è in sostanza il Vigneto sul Castello. È un progetto nato dalla collaborazione tra la Cupertinum, Antica Cantina del Salento, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Lecce, Brindisi e Taranto e la Direzione del Castello di Copertino.
Giuseppe Pizzolante Leuzzi, Enologo della Cupertinum, ci presenta questa interessante novità: “Il progetto ‘Il Vigneto della Cupertinum sul Castello’ farà rivivere la storia, infatti documenti storici testimoniano che le parti alte dei bastioni, delle mura e dei camminamenti del Castello Angioino di Copertino – che per dimensioni e grandiosità di impianto è da annoverarsi fra le più imponenti strutture difensive vicereali – erano utilizzate come giardini pensili e coltivate a vigneto e oliveto. Nel 2013, come Cupertinum, Antica Cantina del Salento, lo abbiamo proposto al Direttore del Castello di Copertino e al Soprintendente che – appurate le fonti archivistiche – hanno accolto e permesso il progetto in maniera entusiastica. Si tratta di un progetto unico e originale che non ha precedenti né in Italia né all’estero. Il vigneto è posto sui bastioni ed è stato impiantato nell’aprile del 2014 con sistema di allevamento ad alberello pugliese e disposizione dei filari a quinquonce. La cultivar, scelta nei vivai di barbatelle ‘Alberto Negro’ di Otranto, è il Negroamaro Cannellino, una varietà antica precoce, riscoperta in anni recenti”.
Il Soprintendente Francesco Canestrini e Caterina Ragusa, Direttore del Castello, sostengono che “il progetto ‘Vigneto sul Castello’ tiene insieme e valorizza gli aspetti più originali della cultura e delle colture del Salento copertinese. La storia di Copertino, la storia e la bellezza del suo Castello, l’importanza storica della vitivinicoltura salentina si fondono in questo progetto nello stesso tempo innovativo e denso di rimandi storici”. “Sin dalla sua fondazione – aggiunge il presidente Francesco Trono – la Cupertinum, cantina sociale cooperativa nata nel 1935, da sempre si è battuta per il territorio e la qualità, ha valorizzato il rapporto con la cultura del luogo. Non a caso, le bottiglie a Doc Copertino portano in etichetta come emblema il portale del Castello, mentre i vini a Igt Salento: Squarciafico e Spinello dei Falconi, sono dedicati a famiglie nobiliari vissute nel Castello”.
Anche l’Amministrazione comunale è entusiasta del progetto: “Se cultura e coltura hanno la stessa radice etimologica – ci dice il sindaco Sandrina Schito – significa che è proprio su questa connessione che dobbiamo continuare a lavorare per valorizzare la nostra città, il territorio, i produttori e i prodotti di qualità”. E Pizzolante Leuzzi conclude: “Diamo appuntamento a tutti tra qualche anno per la presentazione e per la degustazione del primo vino del Castello. Il primo al mondo!».