«E mentre le famiglie rivivono un incubo già noto, ai dirigenti scolastici viene “concesso” l’onere di decidere in fretta e furia chi potrà frequentare in presenza e chi no generando, se possibile, ancora più confusione»
«Mentre dal presidente Draghi arriva l’invito a tornare rapidamente ad un orario scolastico normale e il mondo scientifico mette in luce i rischi e i fallimenti della didattica a distanza, in Puglia si è pensato bene di chiudere le scuole sino al 5 marzo».
E’ il commento del sen. Dario Stefàno all’ultima ordinanza della Regione Puglia.
«Ancora una volta centinaia di famiglie, da questa mattina, sono tornate a fare i conti con connessioni domestiche pessime e la mancanza di apparecchi elettronici, senza neanche aver avuto il tempo di riorganizzare il proprio lavoro e i propri tempi.
E mentre le famiglie rivivono un incubo già noto, ai dirigenti scolastici viene “concesso” l’onere di decidere in fretta e furia chi potrà frequentare in presenza e chi no generando, se possibile, ancora più confusione.
Il motivo di tutto ciò? Permettere una vaccinazione, quella dei docenti, che si sarebbe potuta organizzare in altri luoghi, senza interruzioni alla normale organizzazione didattica.
La scuola deve essere una priorità. Anche per la Puglia però».