Ognuna delle due ha il suo telefonino e settimanalmente devono trascorrere qualche minuto (non lunghe conversazioni) per sapere soprattutto della salute di tutte e due, dei figli e nipoti
Un compleanno speciale nel Salento: le sorelle gemelle Adele Bruna e Maria Antonia Gerardi, nella giornata di sabato 20 febbraio, hanno festeggiato i 100 anni di vita. Un evento più unico che raro. Sono nate a Borgagne un secolo fa, immediatamente dopo la prima Guerra Mondiale. Ultime di 5 figli. Adele Bruna ha 2 figlie (Ivana e Marilù) e una nipote (Silvia). Appena sposata con un sottoufficiale dei carabinieri, si trasferisce quella parti prestava servizio; poi a Grottole, sempre per lo stesso motivo.
Dopo la morte del marito va a vivere con la famiglia della figlia, a Melendugno. Maria Antonia ha un figlio, Giuseppe (conosciuto come Peppino e con la passione per la poesia), due nipoti (Enrico e Marinella) e 2 pronipoti. Si sposa due anni prima della sorella (nel 1950) e si trasferisce nella frazione di Serrano.
Una volta morto il marito va a vivere nella casa della famiglia del figlio. Le due sorelle gemelle sono state sempre molto affiatate tra loro sia da ragazze che da donne sposate. Ma soprattutto molto unite ai genitori, ai fratelli e alla loro sorella più grande, che le aveva cresciute come figlie. Anche quando Adele Bruna si trasferisce nel nord e poi in Basilicata hanno continuato a scriversi, a sentire il bisogno di sentirsi vicine, di vivere quei sentimenti e quei legami che, come tutte le persone gemelle, si avvertono in modo particolare.
Bruna e Tetta hanno sempre continuato ad incontrarsi, a trovarsi, in casa dell’una o dell’altra. Sino a quando la loro salute lo ha consentito. Da un paio d’anni per continuare a sentirsi hanno anche imparato a utilizzare la tecnologia; ognuna delle due ha il suo telefonino e settimanalmente devono trascorrere qualche minuto (non lunghe conversazioni) per sapere soprattutto della salute di tutte e due, dei figli e nipoti. Così trascorrono la settimana serene.
E se una delle due tarda a chiamare, scatta l’allarme e la preoccupazione.