Il fico salentino che ha conquistato il premio proviene dal ficheto biologico più grande d’Europa che si trova a pochi passi da Lecce
I fichi del Salento vedono finalmente riconosciuto il loro valore tra i prodotti tradizionali italiani.
La conferma arriva dalla rivista statunitense Forbes, che ha redatto una lista di 100 eccellenze del Bel Paese, divise tra hotel, ristoranti, prodotti e vini. La scelta è avvenuta dopo una selezione su tutto il territorio nazionale e vede la Puglia presente con un prodotto prelibato e naturale.
Il fico salentino che ha conquistato il premio proviene dal ficheto biologico più grande d’Europa che si trova a pochi passi da Lecce.
Un frutto per tutto l’anno
Il fico è presente da tanti secoli sul nostro territorio, e da quando i Fenici lo portarono nel Mediterraneo ha sviluppato decine di varietà.
In Puglia la coltura del fico è stata importantissima per la sopravvivenza della popolazione. È un albero che si adatta a qualunque tipo di terreno, richiede poco tempo per la maturazione ed ha bisogno di un apporto limitato di acqua. Inoltre, è un frutto con numerose proprietà nutritive che ha dato sostentamento a generazioni di contadini.
I fichi possono essere consumati lungo tutto l’arco dell’anno, quelli freschi durante l’estate, mentre i frutti secchi diventano un ottimo elemento per l’alimentazione invernale.
Il loro commercio costituisce una grande risorsa economica, seconda solo a quella dell’olio e del vino. Una coltura così importante è legata alla cultura popolare: per trasmettere le conoscenze e le tempistiche della coltura le si faceva coincidere con le festività religiose.
I fichi secchi
La vera specialità del Salento è il frutto secco e viene preparato da fine estate.
L’essiccazione segue un metodo tradizionale che è stato tramandato per generazioni.
Il clima delle regioni meridionali permette un processo completamente naturale mediante la semplice esposizione al sole, sia su graticci di canne che sui tetti delle masserie.
In seguito, i fichi vengono infornati e spolverati di cannella per essere poi uniti alle foglie di alloro e ripieni con una mandorla tostata. Il tutto è conservato al chiuso e consumato nei mesi successivi.
È usanza comune offrire questa squisitezza nei giorni di festa.
Oggi il fico del Salento è tornato alla ribalta anche con delle novità, come la variante mandorla e peperoncino, conservata in vasetti pronti all’utilizzo. In pasticceria, il fico secco intero viene bagnato con cioccolato e servito direttamente ai clienti.
Furnirussi e il ficheto biologico
Il meritato riconoscimento arriva grazie ad una visione molto chiara e a tanta caparbietà di una famiglia della provincia di Lecce. La rivista Forbes ha premiato i fichi del Salento prodotti da Furnirussi, che si è distinta nella ricerca di una qualità del prodotto più alta possibile.
L’impresa familiare Furnirussi opera da sempre per la cura della terra e il recupero di tutte le varietà del fico salentino, grazie alla collaborazione con l’Università del Salentoe le risorse locali.
Il centro dell’attività familiare è un hotel di lusso a cinque stelle, dotato dei migliori comfort e immerso nel verde della natura. Le suite sono circondate da diversi ettari di terreno, che contano 4500 alberi di fico.
Il risultato del duro lavoro è sotto gli occhi di tutti ed è un motivo di grande soddisfazione per il manager De Santis, un salentino giramondo che ha creduto nella sua terra ed è stato ripagato generosamente.
L’azienda Furnirussi è il punto centrale di un’attività di successo che porta dei prodotti biologici di qualità assoluta in giro per il mondo, sfruttando i nuovi portali di e-commerce con il brand Fichissimi. Il fico del Salento è il prodotto principale del catalogo, soprattutto nella veste di fico al cioccolato, come da tradizione.
Non mancano altre associazioni per cui il frutto viene unito a zenzero o cannella per delle straordinarie confetture.
È divenuto negli anni un altro orgoglio d’Italia.