“Manduria svelata: identità culturale e sociale”: questo il titolo del lavoro presentato dagli studenti manduriani
Nell’ambito del rinomato programma dei lavori della manifestazione «Festival del Cortometraggio sui Beni Culturali di Terra Jonica», coincisa con l’avvio ed il perdurare dell’emergenza sanitaria, ha avuto luogo, nei giorni scorsi, l’evento conclusivo di un innovativo Percorso di Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO), caratterizzato da una significativa valenza intergenerazionale, inclusiva e partecipata, che ha coinvolto una sinergica rete di istituzioni scolastiche del territorio, l’IISS Liside, l’ISS A. Righi, l’IISS Maria Pia di Taranto e il liceo De Santis Galilei di Manduria, sotto l’egida dell’istituto promotore, liceo Aristosseno di Taranto, guidato dal dirigente scolastico Salvatore Marzo, moderatore del festival.
La cerimonia di premiazione, svoltasi in modalità tematica, ha offerto ai numerosi ospiti in collegamento una preziosa esperienza formativa scuola-territorio, capace di valorizzare le eccellenze storico-culturali della provincia jonica, attraverso la presentazione al pubblico intervenuto, ad opera di Vittoria Tomasetti, presidente della giuria del concorso e presidente dell’sssociazione culturale “Amici dei musei”, dei tre cortometraggi, che si sono meritati di salire sul podio.
A conquistare il terzo e secondo posto della competizione sono stati due filmati realizzati dagli studenti dell’IISS “Liside” di Taranto: “La chiesa e il convento di San Domenico Maggiore”, prodotto ispirato al culto dei riti della Settimana Santa, seguito da “E la memoria tornò dal mare”, riprese che hanno ripercorso la storia dei maggiori siti archeologici dell’illustre città spartana.
A ricevere la meritata palma della vittoria è stato poi il cortometraggio “Manduria svelata: identità culturale e sociale”, frutto del maturo impegno degli allievi liceo De Santis Galilei di Manduria, che supportati dalle loro insegnanti, Rosanna Miscogiuri e Rita Mele, e dal dirigente scolastico Maria Maddalena Di Maglie, si sono trasformati in abili attori-cronisti, presentando in video suggestivi scorci di manufatti artistico e architettonici della città messapica, volti a raccontare l’affascinante storia di Manduria nel corso del tempo.
La manifestazione ha assunto, pertanto le vesti di una preziosa esperienza di condivisione con la comunità jonica, a cui si affida il futuro sviluppo della semenza del Festival, affinché possa diventare una rigogliosa pianta del giardino culturale del territorio tarantino, chiamato ad organizzare la XX Edizione dei Giochi del Mediterraneo.