I lavori di riqualificazione della Salina dei Monaci sono ripresi con la realizzazione di graticciate di protezione
Sono ripresi i lavori di riqualificazione nell’area protetta della Salina dei Monaci con la realizzazione degli interventi previsti di ingegneria naturalistica per la tutela e il recupero dei cordoni dunali e per il restauro vegetazionale.
Ancora novità dalle Riserve Naturali. Anche se l’attuale fase storica è caratterizzata dalla pandemia, Riserve Naturali e Comune di Manduria continuano a tenere alta l’attenzione verso la protezione del patrimonio naturalistico.
I lavori di riqualificazione della Salina dei Monaci sono ripresi con la realizzazione di graticciate di protezione.
«L’ambiente dunale costiero è un fantastico mondo popolato da numerose tipologie vegetali dalle caratteristiche uniche che caratterizzano un’ampia varietà di ecosistemi. In questa zona di transizione dal regno subacqueo a quello terrestre lunga pochi metri, l’aerosol marino, il vento e l’alta salinità del substrato costituiscono condizioni proibitive per la maggior parte degli arbusti e degli alberi che attecchiscono nell’entroterra ma creano un habitat ideale per le specie psammofile, ossia per la flora che cresce sulla sabbia a due passi dal mare» è riportato in una nota delle Riserve Naturali.
«Una straordinaria comunità che ha anche un importantissimo compito: grazie ai loro estesi apparati radicali ed ai loro steli che trattengono e consolidano la sabbia, queste piante risultano determinanti nella formazione e nella stabilizzazione del sistema dunale contrastando l’erosione del vento.
Ben 2.100 metri di graticciata a basso impatto, costituita da paletti e rami di castagno, farà sì che le piante presenti e da piantumare, al tempo stesso fragili, possano continuare a svilupparsi ed a svolgere la loro azione ricostituente e protettiva al riparo dalla pressione antropica. Tale opera di ingegneria naturalistica è stata prevista sulle curve di livello delle dune mobili e o parzialmente consolidate, al fine di interrompere la pendenza e consentire una protezione delle giovani piantine messe a dimora dall’azione dell’aerosol marino.
Un modo di ‘riprogettare’ l’ambiente e di favorirne la conservazione in maniera del tutto compatibile grazie all’utilizzo di materiali che il territorio stesso mette a disposizione, un modo per far rinascere la natura chiedendo aiuto alla natura.
La scoperta della biodiversità della Salina Monaci diventerà un “viaggio esperienziale”: stay tuned!».
L’intervento è finanziato con fondi POR Puglia 2014/2020 - Azione 6.5 e fa parte di un progetto che vede impegnati in sinergia il Comune di Ugento e quello di Manduria.