Vincere il Covid anche con … buon gusto: ecco i panzerotti … anti Covid lanciati da Alessandro Contessa
Lo chef Alessandro Contessa, titolare di “Siamo fritti”, ricavato all’interno di una roulotte, lancia i “panzerotti anti-Covid”. Tanti nuovi abbinamenti di sapori alla base di queste ghiottonerie che ha battezzato con nomi di farmaci per la cura del Covid o con i nomi dei vaccini che attualmente vengono inoculati. Ce n’é per tutti i … gusti.
C’è il panzerotto per i non negazionisti: il “Corona Vax”. Poi quelli per gli asintomatici o i paucisintomatici: “Paracetamolo” e “Paracetamolo Plus”. Da Alessandro, bollenti e da leccarsi i baffi, anche tutti i panzerotti che richiamano i vaccini. Per gli under 65, c’è il panzerotto “Astrazeneca”. Per coloro che ripongono meno fiducia in questo vaccino anglo-svedese, ecco i panzerotti “Pfizer”, “Moderna” (fra gli ingredienti, anche i gamberi), “Johnson & Johnson” (con mozzarella, mascarpone, fiori di zucca e pepe: in questo caso si consiglia, comunque, di non fermarsi ad una sola … dose), e, in esclusiva per l’Italia, anche lo “Sputnik”.
Lo chef Alessandro Contessa ha inserito nel menu anche un panzerotto speciale: il “Panzerotto Pfizer Blu”. Sarà … rivitalizzante come un noto prodotto blu della stessa casa farmaceutica? Fra gli ingredienti vi è un esplicito indizio: il salamino piccante.
Nel menu, infine, non manca un panzerotto per coloro che, invece, affidano le loro speranze di arginare la pandemia ad un intervento divino: il “Panzerotto San Gregorio” (mozzarella, pomodoro, verdura spontanea e pancetta).
«San Gregorio è il protettore di Manduria» rimarca Alessandro Contessa. «Fu scelto perché liberò la nostra città dalla peste. La sua intercessione sarebbe importante in questo periodo così difficile per tutti».
Un’iniziativa che è un mix fra fantasia e marketing per uno chef particolare, che si è dedicato alla cucina, con ottimi risultati, dopo una prima parte della vita con ben altri interessi.
«La mia prima passione è stata quella del motocross» racconta Alessandro. «Ho vinto 16 titoli regionali e ho partecipato anche a gare a livello nazionale. Già quando ero ragazzo, però, mi piaceva dilettarmi fra i fornelli: nei giorni delle gare ero sempre io a cucinare per tutta la squadra».
Poi, dopo aver lavorato come rappresentante nel settore dei mobili, ecco la scelta di cimentarsi nel settore della “home restaurant”.
«Ho allestito una roulotte (non il solito furgoncino insomma) con tutti gli attrezzi del mestiere, compreso un abbattitore, che non tutti i ristoranti dispongono. Propongono primi, secondi e fritture, privilegiando gli ingredienti della nostra campagna e del nostro mare. Non dormo la notte per sperimentare nuovi abbinamenti che possano conquistare il palato dei consumatori».
Con i panzerotti di Alessandro, insomma, il Covid è … fritto.
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