Tutti i posti letto sono occupati (peraltro giorni fa ne sono stati attivati altri, senza l’arrivo di ulteriore personale), pronto soccorso pieno di pazienti in attesa di trovare un posto letto e, sempre più spesso, coda di ambulanze all’esterno
La pressione sul “Giannuzzi” inizia a diventare insopportabile. La terza ondata rischia di mettere k.o. il personale sanitario, ormai da diverso tempo sotto stress: riescono a fare il possibile, ma non certamente l’impossibile.
I posti letto sono tutti occupati. Peraltro, già circa una settimana fa, fu deciso di aumentare la capienza dei posti letto per pazienti Covid, senza che parallelamente, fosse potenziato l’organico. Non sappiamo se, da allora, è stata inviata qualche unità medica e infermieristica in più.
Anche i posti letto in Rianimazione sono passati da cinque a sei.
Poi c’è il pronto soccorso. Con l’aumentare abnorme del numero dei casi, è praticamente quasi impossibile far fronte all’arrivo di tanti pazienti. Peraltro, rispetto a qualche mese fa, il livello medio della gravità di ognuno è aumentato sensibilmente.
Succede così che tutte le aree di astanteria del pronto soccorso sono sature di pazienti in attesa che si liberino dei posti nei reparti: in alcuni casi l’attesa è durata anche 4-5 giorni.
Il comunicato di ieri della Asl (quindi questo è un dato ufficiale) riferiva di ben 11 pazienti sotto controllo al Pronto Soccorso del Giannuzzi.
Poi, come è successo ieri, spesso si crea la fila delle ambulanze, che non possono affidare il paziente ai sanitari del pronto soccorso: non vi è spazio. Allora, come ci ha segnalato il figlio di una signora di 70 anni, può accadere che il paziente resti in ambulanza per diverse ore.
Ai sanitari, tutti, non si può che rivolgere un plauso per l’impegno sinora profuso. Ma serve un cambio di marcia, che può avvenire sono se si potenziano le strutture per i malati Covid.
La situazione del Giannuzzi è simile a quella di diverse altre strutture sanitarie del tarantino e del resto della Puglia. Proprio oggi alcuni quotidiani on line riportano gli appelli degli operatori sanitari finalizzati all’attivazione di nuovi posti letto e al reclutamento di altri operatori sanitari.
E poi c’è chi continua a sostenere che il Covid sia una semplice influenza…
(la foto pubblicata a corredo dell'articolo è stata scattata alcune settimane fa, ndr)