«Da quella storia fatta di archeologia, arte, cultura, teatro e musica vogliamo ripartire – ha detto Eva Degl’Innocenti – riposizionando Taranto nella sua centralità culturale all’interno del Mediterraneo»
Si è svolto un incontro interlocutorio tra la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti e il noto artista pugliese, Al Bano Carrisi.
Abbiamo parlato, uniti dalla passione comune per la Puglia, di ripartenza e di rinascita culturale – ha detto la direttrice del MArTA.
L’incontro, nato anche grazie alla Fondazione de “L’Isola che non c’è” rappresentata dal giornalista Franco Giuliano, è stato dedicato alle riflessioni comuni sulla ripresa: pensare a Taranto, e al suo Museo, come luogo simbolo della ripartenza dall’industria sì, ma culturale.
Nella casa del cantante a Cellino San Marco, la direttrice Eva Degl’Innocenti e Al Bano hanno parlato della Puglia e di Taranto come terra di culture e simbolo dei valori universali della Magna Grecia e del Mediterraneo.
«Da quella storia fatta di archeologia, arte, cultura, teatro e musica vogliamo ripartire – ha detto Eva Degl’Innocenti – riposizionando Taranto nella sua centralità culturale all’interno del Mediterraneo: la città dei due mari è stata la capitale culturale del Mediterraneo occidentale tra IV e III secolo a.C., ma anche cerniera tra Occidente e Oriente. Sappiamo che in molti sono già pronti a fornire preziosa collaborazione: la stessa fondazione che ieri ci ha accompagnato nell’incontro, ma anche un importante ente di ricerca che si occupa di agricoltura ma anche di sostenibilità e cooperazione come il CIHEAM, International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies, con sede a Valenzano».