venerdì 22 novembre 2024


28/03/2021 19:17:46 - Maruggio - Attualità

Longo: «Il progetto del concessionario prevede il dragaggio solo della bocca del porto per una profondità di un metro e mezzo; il progetto del Comune prevede il dragaggio dell’intero porto, area riservata ai pescherecci compresa, per una profondità di 5 metri»

«I lavori di dragaggio al porto non sono iniziati: l’azienda appaltatrice ha riferito che, quella dell’altro ieri, era solo una prova per verificare il funzionamento delle pompe che saranno utilizzate per questo intervento. Intanto la Asl e l’Arpa hanno prelevato dei campioni di materiale riversato sulla spiaggia antistante il porto. Il Comune prenderà una decisione solo quando i risultati delle analisi eco-tossicologiche e chimico-fisiche».

Altra puntata per l’ormai ultradecennale querelle sul dragaggio del porto di Campomarino fra la società concessionaria “Torre Moline” e il Comune di Maruggio, peraltro partner di minoranza. Alfredo Longo, sindaco di questo centro, invita alla prudenza.

«Giovadì mattina, a prim’ora, mi è giunta la foto delle tubazioni che riversavano una sostanza sulla spiaggia attigua al porto di Campomarino» racconta il primo cittadino. «Credevo si trattasse di un fotomontaggio. Ho inviato i vigili urbani e, insieme a loro, sul posto si sono recati anche i carabinieri e la Capitaneria di Porto. Il cantiere è stato sequestrato, in quanto l’azienda appaltatrice non aveva comunicato l’avvio dei lavori, né il Comune aveva emesso l’ordinanza per l’occupazione del demanio e per l’interdizione delle spiagge interessate».

Fra “Torre Moline” e Comune di Maruggio è in atto, da anni, una lite giudiziaria.

«La situazione è molto complessa e in continua evoluzione. Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune: la titolarità e gli oneri dei lavori spetta al concessionario. “Torre Moline” si è però dotata di un progetto (che ha l’ok della Provincia, ma il Comune si è sempre opposto) che prevede il dragaggio della sola bocca del porto e per una profondità di appena un metro e mezzo: dopo un anno, ovvero, si ritornerebbe al punto di partenza. Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni e 50mila euro per il dragaggio di tutto il porto, compresa l’area per i pescherecci, per una profondità di 5 metri, per ristabilire le planimetrie del progetto originale».

Il rinvio continuo dell’apertura dei lavori ha indotto la Regione, il 3 marzo scorso, ad avviare il procedimento di decadenza della concessione demaniale.

«Il concessionario “Torre Moline” ha risposto indicando presunte inadempienze di vari enti. La Regione ha quindi avviato la verifica di quanto sostenuto dal concessionario e, nel frattempo, ecco l’episodio dell’altro ieri. Cosa succederà ora? Aspettiamo i risultati delle analisi: vogliamo prima capire cosa si stesse riversando sulla spiaggia. Se è tutto nella norma, i lavori potranno iniziare».











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