C’è chi aspetta il vaccino, ma ci sono anche circa 9mila italiani che aspettano un cuore, un rene o un altro organo
Sarà celebrata domenica la Giornata Nazionale della Donazione. In prima fila, in tutta Italia, l’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule. La pandemia in corso non consentirà di essere presenti nelle piazze o in luoghi al chiuso per incontrare la gente e per rimarcare l’importanza della donazione di un organo. Ma la sezione Aido di Manduria, intitolata a Vincenzo Urbano (nelle foto, la presidente Mari Malorgio e il gruppo degli attivisti), è comunque presente con un messaggio che, attraverso i media e i social, lancia a tutta la comunità manduriana.
«L’associazione nasce a Bergamo il 26 febbraio del 1973 ed ha sede legale a Roma» è riportato in una nota a firma di Mari Malorgio e dell’intera sezione Aido di Manduria. «Il trapianto rappresenta una terapia efficace, a volte l’unica, per i pazienti affetti da una grave insufficienza d’organo. Si parla di terapia salvavita nel caso in cui la grave insufficienza riguarda il cuore, il fegato, i polmoni e l’intestino. Circa 9mila italiani sono attualmente in attesa di un trapianto d’organo.
L’Aido è una scelta d’amore e sostiene la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule, nonché promuove la conoscenza di stili di vita sani.
Se sei a favore della donazione di organi, tessuti e cellule, contattaci a questo numero telefonico: 338/3877886. Oppure vienici a trovare in via Roma 44, al primo piano.
A noi servono persone che ci aiutino a diffondere la cultura della donazione sul territorio. Non servono particolari caratteristiche. Solo l’entusiasmo e la voglia di crederci in qualcosa di immensamente importante: il dono.
Noi vi aspettiamo e ci scusiamo per non essere presenti nelle piazze a causa della pandemia.
Il presidente e l’intero gruppo Aido di Manduria vi augura una nuova vita».