Vincenzo Leo: «E’ infondata perché trascura che la normativa e il diritto comunitario, non salvaguardano solo la concorrenza ma anche, se non soprattutto, la certezza del diritto con il suo corollario di tutela del legittimo affidamento di chi, come i concessionari esistenti, ha confidato sulla normativa emanata dagli organi dello Stato»
E’ infondata, ingiusta e inopportuna l’iniziativa dell’antitrust nei confronti del Comune di Manduria che si è limitato, con ogni possibile cautela, ad applicare le leggi dello Stato su una nuova di rata delle concessioni demaniali marittime.
“E’ infondata, –commenta il presidente prov. del Sib Confcommercio, Vincenzo Leo - perché trascura che la normativa e il diritto comunitario non salvaguardano solo la concorrenza ma anche, se non soprattutto, la certezza del diritto con il suo corollario di tutela del legittimo affidamento di chi, come i concessionari esistenti, ha confidato sulla normativa emanata dagli Organi dello Stato ( Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica).
Ingiusta perché non valuta la necessità di assicurare la tutela della proprietà aziendale degli attuali concessionari che rischia di essere umiliata ed offesa in assenza di una specifica disciplina delle gare che la salvaguardia e che non può che essere emanata dallo Stato come più volte chiarito e precisato dalla nostra Corte Costituzionale.
Per cui bene ha fatto il comune di Manduria, come la stragrande maggioranza dei comuni italiani, ad applicare la normativa nazionale.
Del resto come chiarito anche dalla giurisprudenza ( v. le sentenze Tar di Lecce n° 1321 del27 novembre 2020) non spetta ai singoli Comuni disapplicare una legge dello Stato vigente e non abrogata dal Parlamento o dalla Corte Costituzionale.
Ma oltre che infondata l’iniziativa dell’Antitrust è profondamente inopportuna perché destabilizza e indebolisce la balneazione attrezzata italiana proprio nel momento in cui ce né più bisogno per la ripartenza economica e sociale del nostro Paese.
Così come ci aspettiamo che il Governo si adoperi senza indugio per un non più procastinabile atto chiarificatore che elimini ogni incertezza sull’applicazione di una normativa emanata dallo Stato, approvata dal Parlamento all’unanimità e non abrogata dagli organi costituzionali preposti”.