Il vice coordinatore della Lega di Manduria interviene in difesa degli imprenditori del turismo
«Quanto sta avvenendo a Manduria circa le concessioni demaniali marittime è paradossale. C’è il serio rischio di far saltare la stagione estiva 2021 per beghe politiche che nulla hanno a che fare con il tessuto economico del nostro territorio».
A dichiararlo, in una nota, è Cinzia Filotico vice coordinatore della Lega a Manduria.
«Trovo davvero inaccettabile che, sulla pelle degli imprenditori, si consumino i dissidi tra il Sindaco Pecoraro e il gruppo dei Progressisti guidati da Sammarco. Il Tar di Lecce ha già rigettato, con numerose e recenti pronunce, l'ipotesi di procedere con una proroga tecnica di soli tre anni e non applicare l'estensione delle concessioni balneari fino al 2033, come indicato dal legislatore italiano. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha inoltre ribadito l'obbligatorietà per le pubbliche amministrazioni di applicare tale proroga».
Cinzia Filotico, entrando nel merito, specifica come: «La direttiva Europea, alla quale Sammarco fa riferimento, non è auto esecutiva e non può superare automaticamente, se non recepita, quanto sostenuto dal legislatore italiano, il quale ha prorogato i titoli concessori per ulteriori 15 anni. In sintesi, il funzionario comunale non può non applicare la proroga e un eventuale diniego o diverso provvedimento, visto il tenore delle recenti pronunce dei giudici amministrativi, risulterebbe solo una violazione della legge».
Il capogruppo dei Progressisti, Domenico Sammarco, ha interessato l’Autorità garante della concorrenza, la quale ha promosso un ricorso al Tar impugnando la delibera comunale del 16 marzo avente per oggetto la proroga delle concessioni.
«Per miopia politica non ci si rende conto che questo clima di totale incertezza è destabilizzante, frena qualsiasi tipo di investimento, non consente agli imprenditori di rilanciare le proprie attività in una sempre crescente ottica di sostenibilità ambientale, accessibilità, qualità e sicurezza. Questo ricorso della Agcm rischia di condannare il nostro territorio, per quest’estate o forse anche la prossima, a non avere stabilimenti balneari».
Conclude il vice coordinatore della Lega a Manduria: «La nostra è la politica del fare ed è inconcepibile pensare ad imprese penalizzate dall’imperizia della Pubblica Amministrazione. È nostra intenzione presentare un piano strategico per il turismo balneare nella Terra dei Messapi per garantire un futuro fatto di certezze a tutti gli operatori economici.
Il nostro territorio, già fortemente provato dal COVID, perderebbe per ogni singola attività balneare chiusa il gettito legato ai canoni e tributi comunali, non ci sarebbero le assunzioni legate alla gestione degli stabilimenti nonché verrebbero a mancare gli ordini per le forniture. Questo è un grave danno che la nostra comunità non può certo sostenere! Auspico che il buonsenso possa orientare in futuro le scelte di chi è chiamato a rappresentare gli interessi dei manduriani: serve un piano strategico per il turismo balneare».