«Abbiamo appreso, durante la riunione, che le proposte dovevano essere riportate, per essere ritenute valide, in un’apposita scheda, che ci è stata fatta pervenire solo a riunione conclusa»
Tutti i consiglieri di minoranza denunciano una scorrettezza dell’Amministrazione. Ecco il comunicato congiunto.
«Noi consiglieri comunali Domenico Sammarco, Gregorio Gentile, Dario Duggento, Cosimo Breccia, Lorenzo Bullo, Antonio Mariggió, Roberto Puglia, Francesco Ferretti De Virgilis, a seguito della riunione della commissione congiunta sulle proposte Recovery Sud, convocata onde iniziare a raccogliere appunto tutte le proposte dei partiti e movimenti presenti in consiglio comunale sui progetti nei quali investire gli ingenti fondi ai quali la nostra città potrà a breve avere accesso
DENUNCIAMO
di essere venuti a conoscenza solo oggi, dopo aver verbalmente enunciato le rispettive proposte, che le stesse dovevano essere riportate, per essere ritenute valide, in un’apposita scheda che ci è stata fatta pervenire solo a riunione conclusa. Duole segnalare che invece i consiglieri di maggioranza erano stati per tempo informati della questione ed hanno potuto così adempiere per tempo e correttamente a questa importante funzione.
Se questi sono i termini in cui la maggioranza intende porre il rapporto con l’opposizione, sembra chiaro a tutti noi che non è certo la leale collaborazione lo spirito ispiratore del suo agire.
Nello specifico l’assessore Piero Raimondo, a fine della riunione in remoto, nella convinzione che tutti i consiglieri di minoranza avessero staccato il collegamento, colloquiando con un consigliere di maggioranza, lasciava intendere che questa riunione serviva solo a fingere collaborazione e se la minoranza, in due giorni di tempo concessi, non avesse prodotto alcuna scheda, per la maggioranza sarebbe andata benissimo perché tanto la stessa aveva già redatto le proprie schede da inoltrare per le varie progettualità del Recovery Sud.
In tale ottica quindi porremo il nostro agire d’ora innanzi, sempre e comunque tenendo ben presente il superiore bene della comunità».