«E’ full Covid, ma non c’è la terapia con gli anticorpi monoclonali. A Martina si inaugura il nuovo reparto di Nefrologia e Dialisi e per il Giannuzzi Lopalco promette solo che diventerà un importante snodo di servizi. Il nostro ospedale deve ritornare di primo livello: Fratelli d’Italia è pronta alla battaglia»
«Il nostro ospedale, con DM 70 del 2015 (in tema di riordino della Sanità Pubblica), viene scippato, al bacino d’utenza afferente al presidio ospedaliero di Manduria di circa 120.000 abitanti (che si raddoppia nei mesi estivi, considerati i suoi 18 km di costa), l’ospedale di 1° livello, retrocedendolo ad ospedale base, per mere scelte politiche, contravvenendo ai principi contenuti nello stesso DM 70, che prevedevano come criteri fondanti: 1) bacini di utenza; 2) distanza e percorribilità delle strade afferenti ad ospedali di 2° livello (Taranto-Brindisi-Lecce), oltre alle dotazioni di strutture complesse già in essere (Manduria era dotata di tutto).
Malgrado ciò Manduria continua a funzionare come ospedale di primo livello, in quanto dotato di professionalità e strumenti di prim’ordine.
Arriva la pandemia, e, naturalmente, si chiedono ancora sacrifici al nostro territorio: il “Giannuzzi” viene trasformato in ospedale full Covid dalla mattina alla sera, mettendo in ginocchio tutta la gente affetta da patologie non Covid. La struttura ospedaliera è costretta a sobbarcarsi tutto l’enorme peso (morale, fisico, psichico) dei reparti Covid. Ma il personale sanitario, TUTTO, si impegna al massimo per far fronte a questa terribile evenienza, pur con enormi limiti organizzativi e disponibilità di adeguati mezzi (a cominciare dal limitato numero di posti di Rianimazione).
Ormai da mesi si sente l'assenza della politica da parte del governo regionale e dei vertici della ASL TA… Ma questo fino a qualche giorno fa, quando un improbabile ed impalpabile assessore alla Sanità (prof. Lopalco), certamente più adeguato a fare il prof. universitario che il politico, in una interlocuzione con esponenti del PD locale si impegna a chiarire come mai nel nostro ospedale Covid non vi è traccia di Anticorpi Monoclonali, mentre afferma che sono già presenti presso il Moscati di Taranto e Castellaneta.
Certo che se così fosse, sarebbe gravissimo, perché ancora più grave è quello che avviene due giorni dopo: presso l’ospedale di Martina Franca, accorrono tutti i vertici della Asl Ta, l’assessore Lopalco in persona, circondato dai suoi seguaci, per inaugurare in pompa magna il nuovo reparto di Nefrologia e Dialisi ed il servizio di Oncologia. E’ assurdo che, mentre a Manduria si chiude la Nefrologia, si trasferisce l’Oncologia presso il presidio di Francavilla Fontana, non sono attivi ambulatori di Endoscopia, Ortopedia, Chirurgia e vi è carenza di presidi strumentali importanti per i pazienti Covid (comunque insufficienti, considerato il numero dei ricoverati). Quando viene chiamato il 118, spesso lo stesso deve arrivare da Taranto o comunque con tempi di percorrenza lunghi e pericolosi per la vita del paziente.
C’è chi pensa a fare passerelle al solo scopo politico elettorale?
Mi chiedo come non sia mai venuto in mente a chi gestisce la sanità in Puglia di verificare direttamente come stiano realmente le cose in un ospedale come quello di Manduria. Quali siano le risorse economiche, strumentali, umane e professionali e quale sia il prezzo che paga il territorio non affetto da Covid.
Manduria pretende rispetto per sè e per tutto il territorio che ad essa afferisce, ed è inaccettabile ciò che afferma Lopalco nella sua intervista rilasciata a Manduria Oggi, in cui testualmente sostiene: “Dopo il Covid l’ospedale di Manduria diventerà un importante snodo di servizi…”
NO, NO E POI NO! , Manduria deve tornare ad essere un ospedale di primo livello perché ciò è insito nella sua posizione geografica e di territorio afferente ed è questa la battaglia che deve essere condotta da tutti all'indomani della fine di questa triste storia chiamata Covid 19».
Il coordinatore cittadino FdI
consigliere comunale
Roberto Puglia