mercoledì 27 novembre 2024


19/03/2010 07:25:07 - Salento - Attualità

E’ accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta

 
L'ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese Sandro Frisullo (Pd) è stato arrestato e condotto in carcere su disposizione della magistratura barese nell’ambito delle indagini sulla gestione della sanità pugliese. L'indagine si avvale anche delle dichiarazioni accusatorie rilasciate dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini.
Frisullo è accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta.
Nei mesi scorsi era stato proprio Gianpi Tarantini a riferire agli inquirenti baresi dei rapporti avuti con Frisullo quando questi era vicepresidente della Giunta regionale pugliese. Tarantini nel corso di alcuni interrogatori rivelò ai pm Ciro Angelillis, Eugenia Pontassuglia e Giuseppe Scelsi di aver offerto a Frisullo escort e denaro (che il politico avrebbe accettato) in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.
 
ANCHE ALTRE 3 PERSONE AGLI ARRESTI
Il provvedimento restrittivonotificato all’ex vicepresidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo (Pd) è anche a carico di altre tre persone - medici e dipendenti della Asl di Lecce – che avrebbero concorso con l’ex amministratore regionale nella commissione, a vario titolo, dei reati contestati a Frisullo. Dei tre arrestati – dei quali non si sono appresi i nomi - due sono stati posti ai domiciliari, uno in carcere.
 
ORE 10.45 - CAPEZZONE: "NOI DIVERSI, NON ESULTIAMO PER MANETTE"
«Riteniamo che le responsabilità della Giunta pugliese di sinistra siano politicamente gravissime, e abbiamo sempre denunciato una situazione opaca e torbida. Ma noi siamo diversi dalla sinistra, e non esultiamo mai per le manette, neanche nel caso di Frisullo». Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, commentando la notizia dell’arresto dell’ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese Sandro Frisullo (Pd), nell’ambito delle indagini sulla gestione della sanità pugliese.
 
ORE 10.58 - GASPARRI: "ADESSO COSA HANNO DA DIRE I MORALISTI?"
«Avendo parlato da tempo e per tempo degli scandali della gestione Vendola in materia di sanità, compresa la ancor più scandalosa operazione del Pd per portare Tedesco al Senato, siamo curiosi di sapere cosa hanno da dire i moralisti stile Quercia-Oak alla D’Alema. I fatti parlano da soli. Chi sa se le ridicole indagini di Trani non siano state un colpo di teatro x bilanciare, con il nulla, la sostanza degli scandali veri della sinistra». Lo afferma il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
 
ORE 11.35 - I NOMI DELLE ALTRE TRE PERSONE COINVOLTE
Provvedimenti anche per l'ex direttore amministrativo dell'Asl di Lecce, Vincenzo Valente (in carcere), per il primario di neurochirurgia dell'ospedale "Fazzi" di Lecce, Antonio Montinaro, e per il funzionario dell’Area Gestione Patrimonio della stessa Asl Lecce, Roberto Andrioli (questi ultimi due sono ai "domiciliari").
Valente è in pensione e, secondo quanto si è appreso, al momento dell’arresto è stato colto da un malore ed è stato condotto al pronto soccorso.
Nei loro confronti, come nei confronti dell’ex vicepresidente della Regione, la procura ritiene di aver raccolto gravi indizi che si basano non solo sulle dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini, ma anche su intercettazioni telefoniche, sull'esame di un’ampia documentazione acquisita presso Asl e ospedali e sull'audizione di numerose persone informate dei fatti.
 
ORE 11.41 - NEL "MIRINO" DELLA PROCURA LA FORNITURA DI STABILIZZATORI DELLA SPINA DORSALE
Si apprende che al centro della inchiesta che oggi ha portato in carcere l'ex vicepresidente della giunta regionale pugliese, Sandro Frisullo, ci sarebbe una fornitura di stabilizzatori della colonna vertebrale. La fornitura sarebbe stata effettuata, tra il 2007 e il 2008, dalle società di Gianpaolo Tarantini.
 
ORE 11.37 - ARRESTATO FRISULLO; I REATI CONTESTATI
Secondo quanto si apprende dalla Procura di Bari, i reati contestati nell’ordinanza emessa dal Gip sono associazione per delinquere finalizzata a commettere un numero indeterminato di reati contro la Pubblica Amministrazione e contro la Fede Pubblica e turbativa d’asta.
Il primo reato fa riferimento all’attività svolta dalla Asl di Lecce, in particolare nella gestione delle gare e delle trattative per l’acquisto di attrezzature sanitarie e strumentari chirurgici e per l’affidamento dei servizi da espletare nell’ambito delle relative strutture sanitarie. Una gestione che gli investigatori ritengono sia stata attuata avvantaggiando le società dei fratelli Tarantini.
Per quanto riguarda la turbativa d’asta, il Gip ha riconosciuto che Sandro Frisullo si sarebbe adoperato per accreditare i fratelli Tarantini per far ottenere alle aziende a loro riconducibili commesse in cambio del pagamento di somme di danaro in contanti, favori di natura sessuale e altri vantaggi patrimoniali, come l’uso di autovettura e autista, acquisiti presso esercizi commerciali, fino a servizi di pulizia nella propria abitazione.










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