Il consigliere comunale progressista Domenico Sammarco ha presentato una mozione: il sindaco romperà il muro del silenzio su questa vicenda?
«Il sindaco dichiari se è vero che il 27 febbraio scorso ha usufruito dell’inoculazione del vaccino anti-Covid e le circostanze che hanno reso possibile tale inoculazione: dichiarazioni, certificazioni, mansioni».
La vicenda della vaccinazione del sindaco Gregorio Pecoraro (in una delle primissime sedute dell’hub collocato nella scuola “Marugj” dedicata agli operatori scolastici) approda in Consiglio comunale. Una mozione in tal senso, che sarà discussa nella seduta odierna del consesso elettivo (è fissata alle 15,30) è stata presentata dal consigliere comunale progressista Domenico Sammarco.
«Secondo alcune note e gravissime notizie, il sindaco Pecoraro, insieme a componenti della sua maggioranza e a persone ad essa collegate, avrebbe usufruito indebitamente ed anticipatamente di inoculazioni di vaccino contro il Covid 19, come persona appartenente alle categorie immediatamente vaccinabili» è riportato nella mozione a firma del consigliere Sammarco. «Nessun riscontro tali notizie hanno ricevuto da parte dello stesso sindaco, né di alcun suo rappresentante. Noi consideriamo il chiarimento di questa vicenda un nodo importantissimo e moralmente vitale per il prosieguo dell’Amministrazione».
E’ molto probabile, pertanto, che Pecoraro possa oggi rompere il perdurante silenzio su questa vicenda: sinora non hai mai smentito, ma, al tempo stesso, non ha neppure mai confermato di aver usufruito “indebitamente” della vaccinazione anti-Covid.
Sono ben 24 i punti iscritti all’ordine del giorno della seduta odierna. Fra questi, segnaliamo la proposta di approvazione di un regolamento per la gestione dei beni confiscati alla mafia. Manduria è la città della provincia, dopo il capoluogo Taranto, con il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata. La quasi totalità di essi, però, è in stato di abbandono.
«Tali beni potranno essere resi disponibili ai settori, o agli uffici o a enti terzi che ne faranno richiesta, sia per l’espletamento delle attività dei propri uffici, sia per il perseguimento dei fini istituzionali dell’ente in ambito sociale, culturale, sanitario, dell’istruzione, ambientale e, comunque, aventi ricadute dirette e indirette sulla comunità rappresentata» è riportato in uno degli articoli del regolamento, in cui vengono poi specificate anche le modalità e i criteri di assegnazione. Si spera, dunque, che sia il primo passo di una radicale inversione di tendenza in questo settore.
I consiglieri di minoranza hanno presentato altre due interrogazioni su interessanti argomenti. Una riguarda la fattibilità economico-finanziaria della riapertura degli Uffici del Giudice di Pace e l’altra l’utilizzo dei 5 milioni di euro accordati al Comune di Manduria per la ristrutturazione completa del vecchio municipio.