«Sammarco è “perdente”? Noi, qui e ora, ci dichiariamo tutti “perdenti” perché tutti, in vari modi, siamo disposti a perdere qualcosa a vantaggio della comunità manduriana»
Nel dibattito che si è aperto all’indomani dell’ultima seduta del Consiglio comunale, e in particolare sulla vicenda della vaccinazione (ammessa) da parte del sindaco Pecoraro, interviene anche il Pd, con un comunicato che vi proponiamo.
«Il Partito Democratico di Manduria non è presente in Consiglio comunale con eletti dalla propria lista dei candidati, ma è presente con chi ne condivide la cultura, gli ideali e la vocazione per il servizio alla popolazione del nostro paese.
I cittadini di Manduria non chiedono abnegazione ai loro amministratori, s’aspettano solo onestà, laicissima onestà, secondo le leggi e i regolamenti, al servizio dei bisogni della gente, della città e innanzitutto della retta coscienza.
Quell’onestà che, nel corso della seduta consigliare del 20 maggio scorso, è stata volgarmente mortificata dalle dichiarazioni rese (anzi lette, quindi premeditate a tavolino) dal sindaco in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Domenico Sammarco nel legittimo svolgimento della sua funzione di rappresentante dei cittadini; dichiarazioni calate nel totale silenzio dell’assise comunale.
Pecoraro ha ammesso di aver ricevuto l'inoculazione del vaccino anti Covid-19 in data 27 febbraio 2021, allorquando la somministrazione era riservata esclusivamente agli ultraottantenni e al personale scolastico.
Pecoraro ha quindi mentito alla cittadinanza tutta in occasione della diretta facebook del 2 aprile allorché ebbe a dichiarare di non essersi vaccinato.
Queste le uniche verità di Pecoraro.
Verità orrende, indegne per ogni uomo e ancor più per il primo cittadino che, invece di limitarsi a tale atto di verità, ricorre in maniera rancorosa all’arroganza, alla prepotenza e all’insolente tono accusatorio nei confronti di chi chiede smentite o giustificazioni in qualche misura credibili. È così che la seduta di Consiglio comunale per alcuni minuti si è trasformata in una degradante sequela di offese e attacchi personali da parte del sindaco nei confronti del consigliere Sammarco, senza che il presidente del Consiglio ponesse alcun argine all’imbarbarimento del clima relazionale dell’assise.
Di tale imbarbarimento il PD di Manduria è molto preoccupato. Manduria non lo merita.
Il sindaco Pecoraro evidentemente ha ritenuto di meritare un trattamento diverso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si vaccina quando giunge il suo turno, si mette in coda, aspetta: cittadino tra gli altri cittadini; il sindaco pare che sia d’altra levatura, che valga più di tutti, certamente più del consigliere Sammarco, che egli apostrofa come “perdente” e noi, qui e ora, ci dichiariamo tutti “perdenti” perché tutti, in vari modi, siamo disposti a perdere qualcosa a vantaggio della comunità manduriana».
Il Partito Democratico di Manduria