lunedì 25 novembre 2024


29/05/2021 10:08:06 - Manduria - Attualità

Ciclovia AQP: perché è poi così importante che tutti presenzino all’evento di domani
 

Nella domenica di fine maggio ci sarà per Manduria e paesi limitrofi un appuntamento con una grande opportunità. La convocazione riguarda tutti i cittadini senza distinzione, perché presenziare farà guadagnare almeno uno di questi possibili “interessi”: una festa collettiva di ritrovo e di riscoperta, una proposta di avvicinamento al benessere e alla naturalità, un’occasione per pensare a un possibile sviluppo turistico ed economico, ma anche una possibilità di riscatto verso un territorio ancora troppo sconosciuto rispetto al resto del Salento.

La ciclovia AQP

La proposta di una ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un progetto che nasce da lontano esattamente nel 2005.

L’idea, ora come allora, è quella di consentire l’attraversamento di tre Regioni con mezzi non motorizzati sfruttando principalmente la lunga pista di servizio che costeggia il canale principale dell’acquedotto.

Si tratta all’incirca di 500 km di percorso che partono da Caposele in Campania e che terminano a Santa Maria di Leuca attraversando il Vulture Melfese, il Parco dell’Alta Murgia e la Valle d’Itria. Il progetto, come si può facilmente immaginare, è ambizioso; lo è ancora di più perché riguarda una parte dell’Italia che solo da poco si ritrova a discutere di percorsi naturalistici riservati ad uso esclusivo sia del benessere che della salute fisica, ma anche volti alla scoperta delle bellezze naturalistiche e archeologiche presenti sul territorio. Anzi, a questo proposito, sarebbe forse più opportuno definire il percorso “via verde” piuttosto che “ciclovia”, proprio per non limitare il senso complessivo del progetto.

Perché riguarda Manduria e paesi limitrofi

Il canale principale dell’acquedotto termina di fatto su monte Fellone, località a ridosso dei territori di Villa Castelli e Grottaglie. Da lì, per poter portare l’acqua nel basso salento si utilizza una rete di distribuzione chiamati “sifoni” spesso non affiancati da una pista di servizio. La differenza tra canale principale e sifone è data dal fatto che nel primo caso l’acqua sfrutta una pendenza naturale, come quella già utilizzata negli storici acquedotti Romani, nei sifoni l’acqua scorre forzatamente sotto pressione.

Per giungere fino a Santa Maria di Leuca sono state quindi suggerite alcune possibilità che prevedono l’utilizzazione di percorsi che, pur affiancando alcune delle condutture idriche presenti nel Salento – la pista di servizio del Consorzio di Bonifica dell’Arneo e quella di potenziamento dell’acquedotto del Sinni – prevedono  di utilizzare la grande rete infrastrutturale dei tratturi pugliesi.

Il tratto che riguarda da vicino Manduria prevede il suo attraversamento provenendo a nord da San Marzano e Sava e proseguendo a sud verso Avetrana per allacciarsi proprio al canale di bonifica dell’Arneo. Anche per questo la Giunta Comunale su proposta di Fiab Manduria “A ruota libera” ha inteso far proprio il progetto di sviluppo della ciclovia AQP affinché nelle sedi opportune sia garantito l’interesse di Manduria e dei comuni limitrofi coinvolti nella tratta di percorso già studiato in termini di fattibilità da parte della Regione Puglia.

Manduria dunque al centro di questo percorso. E non per caso.

Un itinerario narrativo

L’itinerario, definito nel manuale di Roberto Guido “narrativo”, non è solo viabilità “lenta”, ma anche storia, racconto del territorio, archeologia industriale legata allo sviluppo e trasformazione dell’acquedotto, ma anche archeologia classica legata alla storia dell’uomo ed alla valorizzazione enogastronomica dei luoghi. Manduria non poteva certo mancare a questo appuntamento.

In questo anno di pandemia ciascuno di noi ha capito e riscoperto l’importanza del rispetto dell’ambiente e dell’attenzione verso la natura. Ma non solo. Prima che il mondo inaspettatamente si fermasse per il lungo periodo di quarantena forzata, si intravedevano già alcuni scenari di sviluppo del turismo ancora poco conosciuti in queste latitudini del paese Italia.

Da un lato il cicloturismo, attività di viaggio od escursionistica effettuata parzialmente od esclusivamente mediante l’utilizzazione della bicicletta, dall’altra il grande capitolo dei cammini, viaggi a piedi e trekking effettuati lungo direttrici e percorsi spesso con una grande tradizione storica, basti pensare alla via Appia o alla via Francigena.

In entrambi i casi, come è facile intuire, significa aprirsi ad una grande opportunità in  termini di indotto turistico e potenzialità di sviluppo economico del territorio.

Una grande manifestazione

Anticipata da servizi giornalistici andati in onda recentemente sui canali regionali della RAI, il 30 maggio il Coordinamento dal Basso per la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, un comitato che coordina associazioni e imprese delle tre regioni interessate al progetto, ha promosso una grande manifestazione collettiva lungo tutto il tracciato della via verde. Si tratta di una lunga concatenazione di iniziative sui sentieri e le vie dell’Acqua denominata “Una via per tutti, tutti per una via”. Ciascuna associazione locale presente sui 500 km di percorso ha portato in dote le proprie iniziative, tutte intese a promuovere in sede propria la conoscenza e l’importanza per il sud del progetto complessivo.

Fiab Manduria insieme ad altre associazioni partner si sono inserite in questa iniziativa e parteciperanno alla stessa con alcuni interessanti appuntamenti che vedranno partecipi anche gruppi ciclistici provenienti da Sava ed Avetrana.

Il luogo di incontro per tutti sarà la zona archeologica “Castelli”, dove sarà proposta una breve visita guidata da Anna Zingarello Pasanisi.

Dunque tutti invitati nelle piazze principali di Manduria (ore 10:30) e Sava (ore 8:30) e presso il Municipio di Avetrana (ore 11:00) per iscrivere la propria adesione, poi via alle manifestazioni.

Le cittadinanze tutte sono invitate ( …e direttamente interessate) a partecipare.

 

Per informazioni: 388/3682632,  348/8804489 oppure 334/3477737

Quota assicurativa obbligatoria €. 3,00











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