«Dagli ulteriori campionamenti eseguiti presso i pozzi spia della discarica Manduriambiente nelle date 29, 30 e 31 marzo, si evince il rientro di tutti i parametri rispetto alle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ad eccezione dei soli elementi manganese e ferro»
Revocata dal sindaco Pecoraro l'ordinanza di interdizione dell'utilizzo delle acque di falda dei pozzi nell'area della discarica. Come si ricorderà, dalle analisi effettuate nei mesi precedenti all’ordinanza, «si evinceva il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) stabilite dal suddetto T.U.A. per le acque sotterranee. Dai risultati delle campagne campionamento effettuate nei mesi di settembre 2019 e giugno 2020 relativamente alle acque sotterranee prelevate dai pozzi spia di detta discarica si riscontrano le seguenti CSC superate:
- Settembre 2019
parametro Manganese nei pozzi spia di monitoraggio Pozzo 2 (P2) e Pozzo 4 (ora denominato PV2);
parametri Ferro e Nitriti nel solo Pozzo 2 (P2);
- Giugno 2020
parametro Manganese nei pozzi spia di monitoraggio Pozzo 2 (P2);
parametro Cianuri liberi nei pozzi spia Pozzo di monte (PM1) e Pozzo di valle (PV1);
Dai prelievi di autocontrollo 2018-2019 vengono inoltre riscontrati superamenti delle CSC anche in relazione ad altri analiti, in particolare:
parametro Azoto ammonicale nei pozzi spia PV2 (ex Pozzo 4) e Pozzo 2;
parametro Nitriti nel Pozzo 2 (P2)».
Ciò spinse il sindaco Pecoraro una ordinanza attraverso la quale si ordinava “Ai proprietari, ai conduttori ed agli operatori a qualsiasi titolo di suoli ricadenti nel perimetro di 1.500 metri dalla “Discarica di R.S.U.” gestita dalla Manduriambiente s.p.a. sita in agro di Manduria, alla località La Chianca l’interdizione delle attività sui suoli medesimi, come l’utilizzo dell’acqua di falda dei pozzi.
Circa un mese fa, però, sono giunti i risultati delle nuove analisi.
«In data 26.05.2021, con nota registrata al protocollo generale dell’Ente con il n. 25341, giungeva comunicazione dell’ARPA Puglia, DAP Taranto, relativa agli esiti delle attività di controllo effettuati ai sensi dell’art. 29-decies, c. 7, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i e comunicazione ai sensi dell’art. 244, c.1, T.U.A. (A.I.A. – D.D. regionale n. 59/2013 come modificata dalla D.D. 169/2016) relativa agli ulteriori campionamenti eseguiti presso i pozzi spia della discarica Manduriambiente nelle date 29-30 e 31 marzo 2021» si legge nella nuova recente ordinanza. «Da detta comunicazione si evince il rientro di tutti i parametri rispetto alle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ad eccezione dei soli elementi
Manganese (67,5/50) al Pozzo PV2
Ferro (254/200) e Manganese (72,1/50) al Pozzo P2.
- in data 14.06.2021, con nota prot. 28259, giungeva trasmissione degli esiti disposti, in seguito all’ordinanza suddetta, dalla società Manduriambiente Spa ed eseguiti da CRC Centro Ricerche Chimiche srl di Montichiari (BS), relativi ai campionamenti ai pozzi spia dell’impianto Manduriambiente e pozzi spia delle aree limitrofe eseguiti in data 19.05.2021 con la presenza di Arpa Puglia – Dap e questo Ente, giusto verbale redatto in pari data. Dai certificati di analisi trasmessi si evince il rientro di tutti i parametri all’interno delle C.S.C. ad eccezione degli elementi
Ferro (303/200) e Manganese (69/50) al Pozzo PV2
Ferro (293/200) e Manganese (79/50) al Pozzo P2
- i valori sopra rilevati risultano essere anche inferiori a quanto già rilevato nella campagna di analisi
dell’Arpa DAP del giugno 2018
Manganese (282.7/50) al Pozzo PV2
Ferro (354.5/200) e Manganese (101.1/50) al Pozzo P2».
Questi risultati ha indotto il sindaco Pecoraro ad emettere una nuova ordinanza con la quale si annulla quella precedente.